Con il diffondersi dei casi di coronavirus anche nel litorale laziale e nell’area pometina e ardeatina, laddove il numero dei contagi è cresciuto nei giorni scorsi, prende la parola uno dei medici più noti e apprezzati del territorio di Ardea, il dottor Mariano Amici: il quale, con fermezza, chiede chiarezza sul tema, e informazioni precise e certe.
Mariano Amici, ex Sindaco di Ardea sceglie il canale dei social per esprimere un forte dissenso in riferimento alle diverse notizie controverse, confuse e distorte che circolano a suo modo di vedere nei media sul Coronavirus.
Mariano Amici: Sul coronavirus parlino solo gli scienziati. Sì alla informazione sana e campagna educativa nazionale
“Da quando è iniziata questa epidemia, ora pandemia, ho visto diffondere dai vari media solo comunicazioni fatte da persone incompetenti, e ho visto adottare dei provvedimenti più o meno giusti ma presi senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze che avrebbero causato”: questo è l’incipt del lungo sfogo sui social del noto professionista della medicina Mariano Amici, conosciuto da tutti nel territorio per essere stato sindaco di Ardea nei primi anni ottanta e, per appunto, a tutt’oggi medico nel Comune.
L’ex primo cittadino, in un lungo messaggio, esprime dissenso riguardo alle numerose notizie circolanti nei media sul Coronavirus.
“Questo avviene perché molti governanti e giornalisti pensano che nel momento in cui parlano con uno scienziato o con un esperto in materia diventano essi stessi degli scienziati o esperti, ed immediatamente si mettono in mostra, divulgano informazioni assolutamente distorte e che di scientifico non hanno nulla”: queste le parole, ferme e risolute, di Mariano Amici.
Una confusione che, in questa ottica, genera preoccupazioni e errate conoscenze del tema, delle pericolosità del Covid 19 e, di conseguenza, ansia e allarme.
“Sarebbe molto più utile che le informazioni sulla reale portata del fenomeno e sugli accorgimenti da adottare venissero fornite massicciamente, attraverso i media, dagli scienziati e dagli esperti del settore direttamente alla popolazione, piuttosto che diffondere informazioni totalmente distorte attraverso soggetti incompetenti che non pensano al bene comune”.
Secondo il dottor Amici, questa situazione potrebbe essere l’occasione per una migliore e più corretta campagna di informazione sociale. “Perché il governo – afferma infatti il dottore – non ha colto e non coglie l’occasione per fornire a basso costo una campagna educativa nazionale che rimarrebbe nel bagaglio culturale di ciascuno di noi per tutta la vita? Un’iniziativa di questo genere potrebbe essere molto utile per difendersi meglio, limitando così i contagi di virus che negli anni precedenti hanno causato molti più morti del Coronavirus”.
Sulla scia della sua esperienza nel campo della medicina, il dottor Amici corrobora il concetto. “Il governo dovrebbe prendere atto del fatto che una sana informazione fatta dagli scienziati e dagli esperti potrebbe fortemente limitare il contagio di qualunque malattia diffusiva – afferma per poi sottolineare ancora – limitando così la spesa sanitaria, liberando risorse economiche per potenziare le strutture di terapia intensiva e di rianimazione, che sono le uniche che in caso di emergenze di questo tipo ci mantengono in vita”.
“Siamo stanchi – afferma in conclusione Amici – di ricevere informazioni sbagliate, distorte e fuorvianti e di vedere scienziati che hanno uno spazio limitato sui media. L’Italia non può sopportare le gravissime conseguenze economiche di questo modo scellerato di comportarsi”.