(Adnkronos) – “Noi questi morti non li possiamo solo piangere, i morti li dobbiamo evitare. Le morti bianche vanno evitate”. Lo ha detto Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal, dal palco di piazza Plebiscito a Napoli dove si svolge la manifestazione del Primo Maggio organizzata da Confsal. “Chi lavora – ha aggiunto Margiotta – lo fa con un progetto di vita, non di morte. L’aumento di oltre il 50% dei morti nel primo scorcio di quest’anno rispetto all’anno scorso ci dice chiaramente che la ricetta messa in campo dal Governo è sbagliata. Lo avevamo detto già prima, quando si puntava solo agli effetti mediatici dell’annuncio della chiusura delle imprese. Mediaticamente forse rendono, ma i problemi poi parlano e i dati raccontano un’altra storia. La Confsal da anni dice che possiamo vincere questa guerra solo attraverso un concetto fondamentale: la prevenzione partecipata”.
“Si dice che i salari sono bassi e devono aumentare, ma i salari non possono aumentare per decreto, sono bassi perché anche lo Stato ci mette la sua. Se 8 euro orari sono un salario al limite, perché danno in tasca 1.100 euro, poi arriva lo Stato e va a prelevare 80 euro da queste 1.000 euro che sono quasi l’8%. Allora è un salario povero, e una tassa su questo salario è una tassa sulla povertà. La Confsal combatte questo da anni. Abbiamo fatto tre interventi sul cuneo fiscale, ci abbiamo messo sopra oltre 10 miliardi e abbiamo lasciato la tassa sulla povertà. Allora i partiti dei lavoratori, i partiti del lavoro dove sono? A chi pensa che il salario possa diventare di 9 euro per decreto, stiamo facendo capire che può rimanere anche di 8 se li detassiamo, perché 8 detassati corrispondono a 9 con le tasse”, ha aggiunto Margiotta.