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Mare Monstrum 2024: nel rapporto di Legambiente Lazio quinta regione per numero di illeciti ambientali lungo le coste

Abusivismo edilizio, scarichi illegali e maladepurazione; con 11 infrazioni ogni chilometro di costa. Una fotografia impietosa quella di Mare Monstrum 2024 il report di Legambiente sugli illeciti ambientali lungo le coste italiane. Secondo i numeri elaborati dall’associazione ambientalista su dati delle forze dell’ordine nel 2023, il Lazio si posiziona al quinto posto nella classifica italiana per numero di illeciti ambientali lungo le coste, con 1.529 reati in un anno.

Le persone denunciate sono state 1.626, 7 quelle arrestate, 334 i sequestri effettuati, 2.450 gli illeciti amministrativi, 2.470 le sanzioni amministrative. Si tratta complessivamente di 11 infrazioni ogni km di costa nella Regione.

“I crimini ambientali lungo le coste del Lazio mettono a dura prova la qualità del nostro mare – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – l’attenzione va tenuta altissima contro ogni abuso edilizio che continua ad essere il reato principale, ma anche per contrastare i reflui non depurati, la pesca illegale e tutte le violazioni del codice della navigazione nel settore nautico”

Stando al report, sono 617 i reati di abusivismo edilizio, 518 i reati di mare inquinato da smaltimento illecito di rifiuti, scarichi illegali e maladepurazione. Sono poi 262 i reati legati alla pesca illegale con 12.596 kg di prodotti ittici sequestrati, e infine 132 le violazioni del Codice della navigazione e nautica da diporto. I numeri del rapporto sono elaborati da Legambiente su dati forze dell’ordine e Capitanerie di porto per il 2023.

“Con i nostri volontari e grazie alle nostre campagne, – prosegue Roberto Scacchi – continuiamo come sempre a generare centinaia di momenti di pulizia, individuare criticità nei sistemi di depurazione, analizzare con la citizen science gli elementi di maggior impatto tra i rifiuti abbandonati”.

“C’è però bisogno che le amministrazioni alzino l’attenzione contro gli ecoreati sul mare, senza giustificazioni o condoni come quelli che invece sta continuando a proporre il consiglio regionale e che continuiamo a ritenere un percorso devastante per l’ambiente e per la qualità della vita nei nostri territori. Gli abusi vanno abbattuti e non sanati” conclude il presidente di Legambiente Lazio.