E’ ormai relegato al museo antropologico del secolo scorso il copioso carteggio di foto e filmini in bianco e nero quando, dopo un viaggio stipati in 6 dentro un’utilitaria (con portabagagli carico all’eccesso), si ‘conquistavano’ quei 3 o 4 metri quadrati di spiaggia, dove puntare ‘gli ombrelloni’ (uno col doppio uso: spogliatoio e cucina), e dare vita ad una ‘spensierata’ e rumorosa domenica di mare, con tanto di cocomero seppellito al fresco sulla battigia.
Oggi le regole sono cambiate e, per eccesso, laddove pure la destinazione di una spiaggia sia espressamente ‘popolare’ (libera), l’evoluzione dei tempi ci ha imposto la regola numero uno: rispetto per gli altri.
Dunque, ovunque siate, sarebbe bene seguire poche ma ‘giuste’ regole per condividere il proprio spazio con quello degli altri, visto che ormai si misura in centimetri!
Premesso che le nostre coste sono infinite e differenziate per culture e regioni, è ovvio che non è dappertutto uguale. Così, l’Accademia italiana del galateo ha pensato bene di andare in soccorso alla pacifica convivenza da spiaggia, suggerendo quelle che ritiene essere le buone norme dell’estate.
1) Iniziamo con l’onnipresente, invadente ed irritante Smartphone. Il consiglio che passa subito per la testa è quello di sostituire al suono la vibrazione. poi, calma con i selfie, anche perché, per forza di cose, finiscono per coinvolgere anche i bagnanti vicino, e questa è una chiara violazione della privacy altrui. Niente ‘musica a palla’, ma cuffie o ear-monitor wirless.
2) Come dicevamo prima, rispetto per chi ci sta vicino. Siamo tanti e differenti, belli, brutti, grassi, magri,e via dicendo. Evitiamo quindi se possibile di fissare o peggio ridere di una persone per le sue fattezze, così come di fissare con piglio patetico un disabile. Così come di guardare più del dovuto una bella ragazza, specie se accompagnata. Oltretutto occhio: può esserci sempre una terza persona pronta a menare le mani.
3) D’accordo siamo in spiaggia, giustamente ‘mezzi nudi’, ma non del tutto. Dunque se non stiamo in una spiaggia espressamente ‘naturista’ evitiamo di concedere oltre il dovuto. Specialmente alcune donne, pronte ad esibire il capolavoro – costoso – del chirurgo estetico. Anche il ‘filo’ sul lato B è comunque di cattivo gusto.
4) Gli esperti di calcio, allenatori da Nazionale, o peggio, i tuttologi della politica e della società, ‘arringhino‘ pure lo sventurato di turno ma, sempre per la regola del rispetto, evitate di urlare cercando proseliti tra i bagnanti vicini: difficilmente qualcuno si unirà al discorso…
5) Un caffè, un gelato: sarebbe corretto entrare nel bar con indosso qualcosa e, soprattutto con le ciabatte. Trovare una sedia bagnata, uno schienale ‘sudato‘, non fa certo piacere. Bastano un pareo, un calzoncino, o una maglietta, e si evitano così eventuali disagi igienici. Infatti i ‘funghi’, ricordiamoci, sono sempre in agguato.
6) E’ ormai notorio: la mamma del piacione/a è sempre incinta! Magari però evitate repentini esercizi ginnici da improvvisare a ridosso di una panchina o, peggio sulla battigia, per dare un’ulteriore pompatina ai bicipiti o ai pettorali. Se proprio avete il bisogno di fare moto, buttatevi e, sfidando le virate dell’immancabile coatto alla guida di una moto d’acqua, nuotate per una mezzora lontano da tutto e tutti. Ne gioverete voi fisicamente, e noi psicologicamente!
7) Tutti amiamo gli animali o meglio, speriamo la maggior parte di noi. Questo però non significa che possono godere ovunque dei nostri stessi diritti. Dunque sinceratevi prima se dove andate cani o gatti sono ben accetti. In caso positivo vanno tenuti al guinzaglio e, sempre per igiene, il bagno per loro verso il tramonto. Per i bisogni il padrone tornerà all’esterno dell’arenile, in strada, con la bustina in mano.
8) Una raccomandazione fondamentale: rispettiamo l’ambiente. Facciamo sì che la stessa spiaggia con gli anni vada migliorando e non scomparendo. Quindi busta per gettare la mondezza e, per chi fuma (nelle spiagge dove è consentito farlo), tenere sempre a portata di mano un posacenere o un contenitore per le cicche.
9) Per legge natanti e gommoni debbono rimanere all’ancora a circa 200 metri dalla riva, segnalati dalle boe. Non possono essere ‘parcheggiati’ sulla battigia, e – generalmente – l’eventuale rimessaggio è consentito al mattino entro le 7.30 e alla sera dopo le 19 attraverso il passaggio (a remi) di un apposito corridoio segnalato dalle boe. Idem per le moto d’acqua. I surfisti seri sanno come comportarsi, gli ‘improvvisati’ evitino le ore affollate, rovinando malamente sui bambini a ridosso della riva. Il consiglio, per qualunque evenienza (dalla moto d’acqua pericolosa, all’ambulante insistente o rumoroso), è di rivolgersi al 1530, senza esitare. Pochi minuti e fioccheranno multe a ‘go go’!
10) …. buon Ferragosto!
Max