La Mare Jonio, l’unica nave del soccorso civile battente bandiera italiana e gestita dalla piattaforma della società civile italiana Mediterranea Saving Humans APS, è entrata in cantiere a Venezia “per importanti lavori di manutenzione che, nel giro di qualche settimana, le consentiranno di essere di nuovo pronta a navigare”. “Nel mar Mediterraneo centrale si è avuta notizia, dopo la strage del 21 aprile scorso, di almeno altri tre naufragi, con decine di vittime e dispersi. Intanto altre navi non governative sono state sottoposte a fermi amministrativi arbitrari – si legge in una nota – Di fronte alla latitanza degli Stati europei che non intervengono, come dovrebbero, con una missione militare di ricerca e soccorso e di fronte al grido di dolore di donne, uomini, bambini in fuga dagli orrori della Libia, anche la nostra presenza è necessaria”.
“Ci prepariamo a tornare in mare nonostante il pesantissimo attacco a cui siamo sottoposti – dice Mediterranea – Le inconsistenti accuse, rivolte al nostro equipaggio e ai nostri armatori dalla Procura della Repubblica di Ragusa, hanno provocato il congelamento del progetto di una nuova e più grande nave da soccorso. Perciò abbiamo deciso di affrontare i lavori indispensabili a riprendere le missioni con la Mare Jonio. Il nostro obiettivo è di essere pronti a salpare entro il mese di giugno”.