Diventato noto al grande pubblico quando la sua carriera era già avviata in ruoli minori, Marco Giallini negli ultimi anni è diventato uno degli attori più celebri della commedia all’italiana. Se c’è un film prodotto nel nostro paese che riesca far ridere e a pensare, state pur certi che c’è di mezzo Giallini.
E pensare che la sua notorietà è arrivata per merito della serie tv Romanzo Criminale, nella quale l’attore nato nel 1963 (ha 53 anni) interpretava il ruolo del Terribile, un boss criminale senza scrupoli che puntava alla conquista di Roma. Romanesco sempre presente, voce potente, capacità di immedesimarsi in tutti i ruoli. Così Giallini in breve tempo ha scalato la gerarchia degli attori italiani.
La morte della moglie, il dramma di Marco Giallini
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In quasi tutti i suoi film appare sereno e sorridente, sempre con la battuta pronta. Come ogni romano che si rispetti insomma. Dentro però qualcosa lo ha scosso per sempre: la morte della moglie, che conosceva fin da quando aveva 14 anni. Un dramma che si porta ancora dentro e che ha raccontato qualche tempo in un un’intervista a Vanity Fair.
“Lei e i bambini stavano per partire per il mare, sarebbero rimasti in vacanza un paio di mesi – ha raccontato l’attore – Invece, ha chiuso gli occhi e mi si è accasciata fra le braccia mentre chiacchieravamo. Io le parlavo all’orecchio, ma mi sono accorto che parlavo da solo, e ho maledetto Dio. Ha vissuto altri due giorni, ma senza riprendere conoscenza. Se non lo provi non lo puoi capire”.
Parole che fanno capire la sua forza, che lo hanno spinto a recitare in innumerevoli film di successo, come ad esempio ‘Io sono tempesta’, nel quale interpreta il ruolo di imprenditore romano truffaldino e lungimirante, che dovrà fare i conti con le sue nefandezze. Una commedia amara come ne ha interpretate tante.