Differenze di vedute sostanziali, acuite da prese di posizione nette e spesso evidentemente inconciliabili. Il tema della migrazione torna ancora una volta al centro della discussione politica con le parole di Moavero, e quelle della Lega, a cui si aggiungono quelle mediatrici e in qualche modo equilibriste di Di Maio che afferma: “Non dobbiamo emigrare”.
“Non dimentichiamo che Marcinelle è una tragedia dellimmigrazione, specialmente ora che così tante persone vengono in Europa. Non sottovalutiamo la difficoltà di gestire un fenomeno del genere, ma non dimentichiamo che i nostri padri e nonni erano migranti “. In questi termini il ministro degli Esteri Enzo Moavero, ha parlato alle celebrazioni del 62 ° anniversario dellincidente nel La miniera di carbone di Marcinelle, dove persero la vita 262 minatori, di cui 136 italiani, un messaggio, quello del ministro, ma scatena lirritazione del Carroccio che evidentemente le parole di Moavero appaiono come un attacco alla linea anti-migranti del vice premier Matteo Salvini. La risposta della Lega sembra uno schiaffo: “Moavero manca di rispetto per gli italiani: confronta gli italiani che sono emigrati nel mondo, ai quali nessuno ha dato niente o pagato pranzi e cene in hotel, gli immigrati clandestini che arrivano oggi in Italia è non rispettoso della verità, della storia e del buon senso “, affermano i capigruppo alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo”. Anche prima della Lega lintervento aveva provocato la reazione dei Fratelli dItalia. “Il richiamo di Moavero o è inutile o ingannevole è lazione necessaria per prevenire uninvasione di immigrati clandestini che non ha nulla a che fare con gli emigranti italiani – attacca il capo della FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida – Ministro degli Esteri evitando paragoni impropri e offensivi” . Ma alla fine della serata arriva il commento di Luigi Di Maio, con una frase destinata a far discutere le persone: “Penso che queste tragedie storiche debbano far riflettere.” La tragedia di Marcinella ci ricorda che non dobbiamo emigrare “. “Siamo stati una nazione di emigranti – ha sottolineato Moavero – siamo andati allestero nel mondo in cerca di lavoro” e dobbiamo ricordare “quando vediamo arrivare in Europa i migranti della nostra età difficile”.