Una vita in Serie A, vestendo maglie gloriose e giocando al fianco di campioni indiscussi. Parma, Juventus, Fiorentina, Sampdoria. Sono solo alcune delle squadre in cui ha giocato Marco Marchionni, ex calciatore ora diventato vice allenatore della Carrarese, al fianco di Silvio Baldini.
Intervista esclusiva a Marco Marchionni
Sei presenze anche in nazionale e la chiamata di Lippi mancata per un pelo che lo avrebbe portato anche in Germania nel Mondiale del 2006. Insomma, una carriera stellare quella di Marchionni, che ora si è calata in una nuova realtà da cui spera di uscire più forte e preparato per poter un giorno avere una panchina tutta sua. L’ex calciatore è intervenuto in esclusiva durante la trasmissione ’65 e mezzo, il fantacalcio in TV’ prodotta da Italia Sera.
Come stai vivendo il nuovo ruolo da vice allenatore?
Mi piace, perché faccio quello che amo. È una bella esperienza, perché sto iniziando con Baldini, che mi sta insegnando tutto. Il mio augurio è quello di avere poi una panchina tutta per me. A chi mi ispiro? Baldini mi sta ingegnando tanto, a me è sempre piaciuto tanto anche Prandelli.
La sfida tra Juve e Inter?
È ancora presto per capire come finirà, ma la Juve è squadra da battere e alla fine per me vincerà. Ma l’Inter si è avvicinata molto, è normale che servirà del tempo, ma sta colmando le lacune col tempo. Se il caso Ronaldo esiste? Non credo, penso invece che il problema fisico del portoghese sia vero. È normale che quando non è al massimo gli serve tempo per tornare ai massimi livelli. Tornerà ai suoi livelli. Il caso secondo me è stato montato dai giornali.
Hai giocato con Correa ai tempi della Sampdoria, come lo hai visto?
L’ho conosciuto quando era molto giovane, e magari in quel momento aveva un po’ la testa da bambino. Ma aveva già un talento impressionante. Un talento che veramente in pochi avevano. Quello che stava dimostrando non mi sorprende affatto, perché non è tanto durante la partita che si vedono le potenzialità di un giovane, ma vedendolo tutti i giorni in allenamento: avevo capito potesse fare grandi cose. E già all’epoca faceva cose che ora sta facendo con la consapevolezza di un giocatore più maturo. Ora sta trascinando la Lazio e per me non è una sorpresa.
Ti aspettavi un Ribery così?
Mi aspettavo potesse fare subito bene, è un professionista incredibile. Giocare nel Bayern Monaco rispetto a giocare nella Fiorentina, Ma arrivare in una realtà diversi e fare subito così bene vuol dire che sei un grande campione. Castrovilli? Deve essere il futuro della Nazionale, che sta tornando importante, in grado di far divertire la gente.
Come giudichi l’avvio del Parma?
Ha mantenuto l’ossatura forte, e in questo contesto Kulusevski sta dimostrando il suo grande potenziale. Per merito anche di D’Aversa che lo sta mettendo nelle condizioni ideali per esprimersi al meglio.