“Mai come oggi è necessario porre attenzione anzitutto sul gioco illegale e l’online è tra i segmenti maggiormente flagellati da questa piaga”. Ad affermarlo è Moreno Marasco presidente di Logico, Lega Lega Operatori Gioco Canale Online a margine della presentazione del rapporto di ricerca del progetto sul settore del gioco di Luiss Business School e Ipsos. “Confrontando i numeri che sono emersi oggi con i dati ufficiali Adm del 2020, si può di che per 10 utenti che optano per un’offerta online legale, ce ne sono almeno 7 che si giocano o scommettono su siti illegali. Numeri esorbitanti e preoccupanti”, sottolinea.
“Da tempo – prosegue Marasco – segnaliamo che gli strumenti di contrasto a illegalità non sono efficaci e questo inficia l’efficacia degli strumenti di prevenzione alla ludopatia presenti nell’offerta del gioco legale. Al posto del divieto di pubblicità si dovrebbe consentire, se non addirittura imporre, ad aziende e associazioni di categoria la realizzazione condivisa di una pubblicità di gioco responsabile, che permetta di spiegare agli utenti come riconoscere e raggiungere gli operatori legali e come difendersi dagli illegali. Il progetto di ricerca di Luiss Business School e Ipsos con il supporto di Adm, mostra infatti che molte persone non sono neanche consapevoli di accedere a siti pirati”.
“Sosteniamo e condividiamo pienamente la denuncia del procuratore De Raho: il fenomeno dei punti fisici spuntati come funghi sfruttando codici ateco non interessati dalle chiusure del lockdown è speculare a quello delle tante piattaforme apparse in rete prive di concessione. De Raho ricorda di fare attenzione in vista delle nuove assegnazioni delle concessioni e noi sottoscriviamo questa allerta: cogliamo positivamente le intenzioni del Governo di rivedere i termini del bando per il gioco online, poiché il mix dei tre seguenti elementi risulterebbe altamente controproducente: dimezzamento delle concessioni vigenti, meccanismo a base d’asta e decuplicazione del costo amplificherebbero ulteriormente il fenomeno del gioco illegale. E’ necessario invertire la tendenza degli ultimi anni quando ci si è concentrati su misure di facciata, ignorando il sommerso. Oggi viene finalmente a galla la sostanza e occorre intervenire tempestivamente”, conclude Marasco.