“Dall’indagine emerge innanzitutto che il campione intervistato non crede molto all’efficacia di divieti e restrizioni e noi questo possiamo misurarlo tutti i giorni con l’applicazione del divieto di pubblicità, che non soltanto non è servito al contrasto alla ludopatia, ma ha addirittura favorito l’emersione dell’illegalità nell’ambito del gioco online”. Così Moreno Marasco, presidente Logico commenta l’indagine demoscopica ‘Gli italiani e il gioco d’azzardo’ realizzata da Quaeris e presentata a margine dell’evento ‘Gioco legale la necessità di riordino’ organizzato dall’istituto insieme con Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici (EgpSipe), Sindacato Totoricevitori Sportivi e Federazione Italiana Tabaccai.
“E più che restrizioni dall’alto – prosegue Marasco – molto più efficace può rivelarsi l’autoesclusione dell’utente dal gioco o da alcuni tipi di giochi. Crediamo anche noi, come del resto i promotori del convegno di oggi, che introdurre la misura del registro delle autoesclusioni possa dare ottimi risultati anche al gioco fisico, come avviene nell’online già da diversi anni. ‘Il gioco a distanza – conclude Marasco – è meno conosciuto rispetto a quello terrestre ma utilizza da tempo strumenti molto validi per impedire l’accesso ai minori e contrastare il riciclaggio e il gioco problematico”.