L’azione di collaborazione con le autorità italiane quest’anno inizia con il salvataggio di numerose vite nelle acque calabresi e, contemporaneamente con attività di intelligence nella costa nord della Sicilia.
Per il settimo anno di fila infatti, Sea Shepherd conferma l’impegno di difendere le acque del Tirreno ed i suoi abitanti attraverso la sua storica campagna SISO.
Nel corso degli anni l’azione della campagna diventa sempre più estesa: dal Parco Naturale delle 5 terre all’arcipelago eoliano, la flotta di Sea Shepherd – forte di protocolli d’intesa specifici- pattuglia incessantemente le coste italiane bagnate dal tirreno.
La Campagna SISO7 di Sea Shepherd in difesa del Tirreno dal bracconaggio, e dall’utilizzo delle reti spadare dette “muri della morte”
Partendo da Calabria e Sicilia, monitorando le coste della Campania, del Lazio, della Toscana fino a quelle della Liguria, Sea Shepherd sta contrastando il bracconaggio, l’utilizzo delle reti spadare dette “muri della morte”, l’utilizzo di trappole illegali e il vergognoso inquinamento da plastica in mare più grande mai documentato: i FAD.
Siso 7 è iniziata da pochi giorni e già il suo equipaggio, formato da volontari provenienti da tutto il mondo, si è distinto per impegno e risultati ottenuti.
Le attività condotte lungo le coste calabresi hanno infatti portato al recupero di oltre 15 km di palamiti in soli quattro giorni, micidiali ami derivanti ed in stato di abbandono utilizzati per la cattura di grandi pelagici che colpiscono sistematicamente tutte le specie presenti in mare, anche quelle in pericolo di estinzione.
La Campagna SISO7 di Sea Shepherd in difesa del Tirreno: tratto in salvo uno splendido, grosso esemplare di ‘Caretta caretta’
L’equipaggio della Sea Eagle ha tratto in salvo una tartaruga, che nuotava con estrema difficoltà trascinandosi un intero tratto di palangaro. La tartaruga, uno splendido grosso esemplare di Caretta caretta, specie che predilige le coste calabresi per la deposizione delle uova proprio in queste settimane, era stata tratta in inganno da un palangaro e dalle sue esche e aveva ingoiato un calamaro innescato su un amo di grandi dimensioni.
Dopo un difficilissimo recupero in piena notte, i volontari sono riusciti a consegnare l’animale ancora in buono stato di salute al personale di turno della Guardia Costiera, sezione di Cetraro, presso il porto di San Lucido.
Va sottolineato che gli sforzi degli equipaggi di Sea Shepherd sono proseguiti senza sosta per l’intera nottata fino alla mattina seguente.
La Campagna SISO7 di Sea Shepherd in difesa del Tirreno: le prime luci dell’alba hanno visto il salvataggio di altre creature in difficoltà
I volontari di Sea Shepherd hanno inoltre salvato e restituito la libertà ad una coppia di grandi lampughe, razze, tunnidi di varie specie ed ad un bellissimo esemplare di Tonno rosso di oltre 80 kg, vittima di una pesca incontrollata che nonostante i divieti e le restrizioni vede la specie ancora come il bersaglio principale di questo periodo.
Purtroppo non bisogna mai stancarsi di denunciare che, la pesca non autorizzata e non regolamentata con palamiti di superficie uccide, non accidentalmente, numerose razze, squali, tartarughe ed altre specie di tunnidi.
La Campagna SISO7 di Sea Shepherd nasce nel 2018 e impiega due barche, un gommone e un drone per la protezione del mar Tirreno dalla pesca illegale
Nello specifico, la campagna SISO nasce in contrasto particolarmente contro l’uso delle reti “spadare”, note per aver ucciso capodogli, tartarughe, tonni, pesci spada, squali e mammiferi marini fino alla loro messa al bando e verso l’uso indiscriminato dei FAD.
I Fishing Aggregating Devices sono metodi di pesca illegale formati da un filo di plastica ancorato in fondo al mare che tiene a galla in superficie delle larghe foglie dove si radunano i pesci, pescati poi dalle reti a circuizione. Queste installazioni illegali su larga scala attraggono densi banchi di pesci, creando punti di aggregazione che non solo portano alla pesca eccessiva, ma causano anche una significativa cattura accidentale di specie non bersaglio.
La Campagna SISO7, il presidente di Sea Shepherd: “Da quattro anni le morti di capodogli a causa di reti spadare nelle acque tirreniche si sono azzerate”
“Operazione Siso è oggi alla sua settima edizione, ma è già un successo” dichiara Andrea Morello, Presidente di Sea Shepherd Italia, che poi aggiunge: “da quattro anni le morti di capodogli a causa di reti spadare nelle acque tirreniche si sono azzerate. Inoltre si è registrato un calo del 70% della pesca illegale nelle acque calabresi del Tirreno pattugliate dai nostri volontari, in collaborazione con le autorità italiane”.
Max