“Ringraziamo il governo e in particolare i ministri Antonio Tajani e Adolfo Urso per aver accolto la nostra richiesta di un tavolo di confronto sulle conseguenze che la crisi nel Mar Rosso sta avendo sull’economia italiana e in particolare sulle piccole e medie imprese. Come hanno evidenziato i ministri i valori economici, e aggiungiamo i rischi sociali, sono elevatissimi”.
Crisi Mar Rosso – Confimprenditori, ricorda al governo che “Oggi il mercato import ed export via mare vale per l’Italia 254 miliardi di euro”E’ quanto affermato da Stefano Ruvolo, presidente di Confimprenditori, a margine della prima riunione alla Farnesina sulla crisi nel Mar Rosso. “Come abbiamo ribadito in più occasioni – ha poi aggiunto – a soffrire di più in Europa la crisi del Medio Oriente sono le piccole e medie imprese italiane. La loro quota di export manifatturiero diretto nei Paesi extra Ue è pari al 32,7% del totale europeo, con un valore addirittura doppio rispetto alle omologhe imprese tedesche. Il mercato import ed export via mare vale per l’Italia 254 miliardi di euro”. Crisi Mar Rosso – Confimprenditori, rimarca “Sono tanti i settori della nostra economia che hanno impatti negativi: in particolare in import il tessile e la moda, in export l’alimentare”Oggi purtroppo, ha aggiunto ancora Ruvolo, “La situazione è difficile per l’intera catena logistica che fa i conti ancora una volta con uno shock del tutto inatteso. Sono tanti i settori della nostra economia che hanno impatti negativi: in particolare in import il tessile e la moda, in export l’alimentare. L’assunzione di responsabilità da parte del governo per affrontare questa crisi – ha quindi concluso il numero uno degli Imprenditori italiani – è un passo importante che, nei prossimi incontri, dovrà portare a delle soluzioni concrete”. Max |