Per quanto riguarda le misure in esame per la legge finanziaria, arriva il netto rifiuto dellamnistia fiscale dellex ministro dellEconomia Pier Carlo Padoan. Quello ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital afferma: “Se si introduce unamnistia fiscale si sa come finiscono queste cose, luna segue laltra e si fa grave danno alle istituzioni e al Paese”.
Nella manovra a cui il governo giallo-verde lavora “la flat tax non è più una flat tax, e il reddito della cittadinanza, da quanto si dice, dovrebbe semplicemente rinominare il reddito di inclusione”, continua Padoan. Per cui, però, la cosa più preoccupante rimane lipotesi “di smantellare le riforme già fatte come legge Fornero. Unuscita dal mercato del lavoro alletà di 62 anni mette in discussione il nostro sistema di sicurezza sociale”.
Per lex proprietario del Tesoro, la manovra che si delinea allorizzonte “sembra complicata. Se il nodo del quadro generale di compatibilità non si dissolve nella maggioranza allora è difficile fare delle scelte. Di finanza pubblica”. E aggiunge: “Se si arriva al 3% (nel rapporto deficit / PIL) anche senza superarlo, siamo ben oltre i limiti sostenibili, con il rischio che la dinamica del debito sfugga al controllo e quindi la prima reazione non è lUE ma i mercati: a 1.6 siamo ai limiti consentiti “. Tuttavia, Padoan ammette di avere “la massima stima del suo collega Giovanni Tria, gli auguro un buon lavoro, so che la sua posizione è difficile, gli dico di andare avanti”.