Dopo il faccia a faccia di quasi un’ora e mezza tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Matteo Renzi.ne quale i due avrebbero messo a punto la strategia per convincere Bruxelles della bontà della via italiana per uscire dalla crisi. Nuove polemiche si sono affacciate sul fronte della manovra: il presidente uscente Josè Manuel Barroso. sembra abbia deciso di chiedere chiarimenti all’Italia sulla manovra. Nonostante ciò Renzi non sembra preoccupato. Anzi il premier si dice convinto con tutti i suoi interlocutori che l’Ue non potrà bocciare la legge di stabilità sia per lo sforzo della manovra, tutta rivolta alla crescita, sia nel quadro più complessivo delle riforme che l’Italia ha messo in campo con provvedimenti come il jobs act. Nessun cdm d’emergenza, garantisce il ministro Maurizio Lupi: «l’incontro tra Napolitano e Renzi è andato bene».si affretta a precisare smentendo le voci riportate da Renato Brunetta (FI) secondo le quali si sarebbe dovuto riunire un consiglio dei ministri straordinario per una richiesta da parte della Ragioneria generale di clausole di salvaguardia davanti a coperture dubbie. Napolitano avrebbe dato ai suoi l’input di analizzare con attenzione ma anche con celerità la legge di stabilità. Così da non rallentare l’avvio della sessione di bilancio che comincerà il suo iter della sessione alla Camera. E consentire alle Camere un esame della legge che, magari ne migliori alcuni aspetti o elimini alcuni tagli, come quello agli Enti Locali, contro i quali Regioni e Comuni stanno facendo muro.