l Premier Giuseppe Conte si affida al social network Facebook per annunciare la volontà dellesecutivo di inserire il reddito di cittadinanza nella prossima manovra economica. “Abbiamo ragionato ha scritto Conte anche della necessità che la riforma del reddito di cittadinanza che sarà inserita nella manovra economica abbia un impatto significativo sul piano sociale, in modo da alleviare la condizione di tutti coloro che vivono in condizione di povertà assoluta”. Si tratterà di una manovra, ha dichiarato il premier Conte rispondendo a una domanda sullipotesi di sforare il 2% nella manovra economica, seria, coraggiosa e che offra risposte ai cittadini e consenta una crescita e uno sviluppo sostenibile. Non ci dobbiamo impiccare sui decimali, dobbiamo essere credibili” nei confronti di tutti”. “Noi dobbiamo essere credibili rispetto a noi stessi perché abbiamo fatto delle promesse di cambiamento e offrire una manovra utile e sostenibile, ma dobbiamo essere credibili anche per i mercati”, spiega Conte. “Dobbiamo continua essere credibili Anche rispetto ai mercati perché è chiaro che noi chiamiamo i mercati a fare degli investimenti per quanto riguarda i titoli di stato e noi vogliamo essere credibili con tutti gli stakeholder che saranno coinvolti in questa manovra”.
Dalla sua, il vicepremier Luigi Di Maio è tornato, come Conte, a parlare su Facebook della manovra, durante il suo viaggio in Cina: il leader pentastellato ha garantito che “non si sfora il 3% e non si toccano i diritti essenziali dei cittadini”. Oltre a dire, dopo laffondo di ieri, di avere “piena fiducia nel ministro Tria”. “Un governo serio che ha fatto delle promesse i soldi li trova, e badate bene il mio non è un attacco al ministro Tria” afferma Di Maio. Le risorse le “troviamo dai tagli? Sì. Ma qualora non si dovessero trovare dai tagli – premette il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico – noi sappiamo che nei prossimi anni potremmo tagliare tanti altri sprechi e mandare a regime le risorse che servono per finanziare a mandare a regime queste iniziative: ma non possiamo aspettare due 3 anni per mantenere queste promesse”.