(Adnkronos) – La manovra 2024 si appresta al via libera oggi al Senato, poi passerà alla Camera per l’approvazione definitiva il 29 dicembre, scongiurando di 48 ore lo spauracchio dell’esercizio provvisorio, sempre paventato e sempre scansato in extremis. Sullo sfondo l’accordo sulla riforma del Patto di Stabilità concordato mercoledì dai ministri delle Finanze europei all’Ecofin, sulla base del quale verrà giudicata la bontà o meno delle scelte di bilancio del governo dal 2024 in avanti.
Il governo, che in autunno aveva incassato il ‘si’ condizionato della Commissione Ue e il placet delle agenzie di rating al ddl, non è però al riparo da nuovi moniti. E questo perché, sebbene beneficerà dell’indulgenza prevista dalle attenuanti fino al 2027, sarà comunque sotto i riflettori per la difficile la sfida della crescita e il precario equilibrio dei conti pubblici con il deficit programmatico spinto al rialzo fino al 4,3% del pil per il prossimo anno ed il calo del debito in sostanziale stallo intorno al 140% nel 2024-26.
Ad ogni modo l’intesa sul Patto evita il ritorno tout court alle vecchie regole, non snatura la proposta iniziale dell’esecutivo Ue ed accontenta un po’ tutti i partner europei. “L’impianto proposto dalla Commissione europea era noto, ed non è stato molto cambiato”, sottolinea l’economista Daniel Gros direttore dell’Istituto di Politica europea della Bocconi.
“I tedeschi chiedevano regole più restrittive per il periodo di transizione. Le hanno avute, ma non vengono applicate subito. Un classico compromesso”, spiega. “Il ministro delle Finanze tedesco Christian Linder può dire che le regole che voleva ci sono – osserva Gros con una punta di sarcasmo- e i francesi ed italiani possono dire che non verrano applicate”.
Intanto domani la legge di Bilancio, sulla quale il governo ha posto la fiducia, verrà approvata a Palazzo Madama. Poi passerà in commissione Bilancio alla Camera per un iter formale e non sostanziale e approderà in Aula a Montecitorio il 28 dicembre. Il voto finale sarà il 29 dicembre intorno alle 19, senza fiducia.