Manovra 2024, da pignoramento conti ad affitti, da latte a assorbenti: la carica delle micro-norme

(Adnkronos) – Dal pignoramento veloce dei conti correnti al giro di vite sugli immobili del superbonus, dal rialzo delle accise sui tabacchi alla cedolare secca. Sono le novità delle principali micro-norme del pacchetto fiscale contenuto nella bozza della manovra. Misure per fare cassa che potrebbero essere applicate già dal primo gennaio, salvo modifiche in Parlamento.  

 

Una norma della bozza rende più facile per il Fisco il pignoramento dei conti correnti grazie all’eccesso diretto alla disponibilità in giacenza in banca. In base alla procedura indicata nell’articolo 23 della legge di Bilancio, se ci sono le disponibilità sul conto corrente l’agente della riscossione può inviare “senza indugio” l’ordine di pagamento all’istituto di credito ma dovrà informare il debitore entro 30 giorni. Pena la nullità dell’atto.  

 

Nella bozza trova spazio anche la stretta fiscale per gli immobili ristrutturati con il superbonus al 110%. Se i beni in questione vengono rivenduti prima di cinque anni dalla fine dei lavori l’eventuale plusvalenza, tassata separatamente al 26%, verrà calcolata tenendo conto anche dell’incremento del valore per effetto dell’agevolazione al 110%, se il proprietario ha beneficiato dello sconto in fattura o della cessione del credito. Un’altra norma prevede inoltre un rialzo dall’8% all’11% della ritenuta operata da banche e Poste sui bonifici effettuati dalle imprese per fruire del 110%, una misura che di fatto aprirebbe la strada alla revisione degli estimi catastali per gli immobili che diventano ‘green’.  

 

Sarà un aumento di circa 10 centesimi a pacchetto quello che interesserà le sigarette tradizionali e il tabacco riscaldato. Stando alla bozza in circolazione, infatti, la legge di bilancio interviene con degli aggiustamenti sull’impianto di riforma della tassazione dei tabacchi lavorati definito nella manovra dello scorso anno. In particolare, un pacchetto di bionde si stima costerà fra i 10 e i 12 centesimi di euro in più. Mentre per il trinciato l’impatto potrebbe essere superiore: circa trenta centesimi per busta. La manovra interviene anche sulla tassazione del tabacco riscaldato: da un lato confermando gli aumenti previsti nel 2024 e 2025 e, dall’altro, incrementandoli di un ulteriore punto percentuale nel 2026. L’impatto per i consumatori si stima potrà essere di 10 centesimi in più a pacchetto. Infine, anche per le e-cig si adotterà una logica di tassazione pluriennale con aumenti dell’1% l’anno per il 2025 e il 2026 per i liquidi sia con nicotina che senza. 

 

Da gennaio la cedolare secca sugli affitti brevi potrebbe salire al 26% dal precedente 21%. Lo prevede l’articolo 19 della bozza della Legge di Bilancio che ha provocato la levata di scudi delle associazioni di categoria e dei proprietari che lanciano l’allarme contro il rischio di alimentare il sommerso e ridurre il gettito per lo Stato. Oggi il mercato degli affitti brevi vale circa 11 miliardi di euro in termini di prenotazioni dirette, altri 44 miliardi di indotto per un totale di circa 57 miliardi di pil, calcolando anche quanto attivato da ristrutturazioni, arredi e manutenzioni. 

 

Tra le pieghe del Bilancio spunta la norma che raddoppia l’imposta sul valore dei prodotti finanziari (Ivafe) che devono pagare i residenti in Italia che detengono prodotti finanziari all’estero, conti correnti e libretti di risparmio. Nei paradisi fiscali la tassa passa dal 2 al 4 per mille.  

 

Stop Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per gli assorbenti per lo scarso successo della misura introdotta per il 2023. La bozza della manovra prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, assorbenti, tamponi e coppette mestruali, tornino tra i prodotti soggetti all’Iva al 10%.