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Mango, a 5 anni dalla scomparsa, ‘Tutto l’amore che conta davvero’

Nel quinto anniversario della scomparsa di Mango, la Milano Music Week sarà un’occasione per ricordare l’artista di Lagonegro, celebrare il suo talento unico e sfaccettato e avvicinare al suo mondo musicale e letterario un pubblico nuovo e sempre più ampio. Infatti, come annunciato ne giorni scorsi, domani a Milano si terrà la giornata “Tutto l’amore che conta davvero”, dall’omonimo titolo dello speciale cofanetto che uscirà venerdì 15 novembre per Warner Music Italy.
L’evento si svolgerà in due momenti diversi, uno didattico e uno artistico. Il primo appuntamento, fissato nella mattinata del 19 novembre, sarà indirizzato agli studenti universitari e delle scuole superiori di Milano. Grazie al sostegno attivo del Provveditorato e del Comune di Milano, l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano ospiterà un migliaio di ragazzi che potranno assistere ad una vera e propria lezione su Mango, la sua tecnica vocale, l’originalità della sua ricerca e la sua poetica. Il tutto affidato agli interventi di Laura Valente, moglie di Mango, Mogol, Mauro Paoluzzi e il professor Maurizio Corbella, docente di “culture e pratiche musicali nell’età dei mass-media” alla Statale di Milano. Contributi audio e video aggiungeranno ulteriore valore didattico e formativo all’incontro.

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Il secondo e conclusivo appuntamento dedicato a Mango si terrà nella serata del 19 novembre al Teatro dell’Arte della Triennale. All’evento, aperto al pubblico e affidato alla conduzione di Luca De Gennaro, curatore della Milano Music Week e Vice Presidente Talent & Music di Viacom International Media Networks, e di Laura Valente, parteciperanno amici e grandi artisti. Con la regia di Vanessa Korn e la direzione artistica di Stefano Senardi, durante la serata offriranno il loro personalissimo tributo a Mango: Giorgia, Eugenio Finardi, Kataklò Athletic Dance Theatre, I Tarantolati di Tricarico, Mogol, Alberto Salerno, Mara Maionchi, Marta Cagnola e altri amici.
La serata vedrà anche la consegna di un riconoscimento SIAE per l’opera e l’eredità artistica lasciata da Mango alle nuove generazioni. L’vento, oltre che un’affettuosa e sentita celebrazione dell’artista, intende essere il primo di una serie di momenti che invitano il pubblico alla riscoperta dell’opera di Mango e ne promuovono la divulgazione anche fra le generazioni dei più giovani.

Con una voce e una sensibilità artistica uniche nel panorama della canzone italiana, Mango è uno dei tra i talenti più originali e poliedrici mai espressi dal nostro Paese. In quasi 40 anni di carriera, attraverso 22 album (6 milioni di copie vendute nel mondo) e un’infinità di concerti, l’artista lucano ha inanellato una serie di successi, da “Oro” a “Lei verrà”, da “Bella d’estate” a “Come Monna Lisa”, da “Mediterraneo” a “La rondine” – tanto per citare i più celebri – che sono entrati di diritto nella nostra cultura. Un cammino, il suo, costellato di incontri speciali, da Mogol a Mara Maionchi e Alberto Salerno, e poi Maurizio Fabrizio, Pasquale Panella, Lucio Dalla, Franco Battiato, Claudio Baglioni e tanti altri che, per brevi o lunghi tratti, lo hanno affiancato nel suo cammino d’autore, regalando stimoli e declinazioni nuovi alla sua creatività sempre curiosa e divisa fra slanci sperimentali e amore per la melodia. Una passione che, superando i confini dello spartito, ha trovato espressione anche nella poesia, come rivelano i 152 componimenti di assoluta purezza e oggettivo valore letterario recentemente raccolti in un libro.
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Max

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Max Tamanti