“Ho appreso la notizia della decisione del Cts sull’ampliamento del pubblico nei palazzetti con soddisfazione anche se non totale, perché vorrei, per il movimento che rappresento, qualcosa in più. Non metto a confronto la situazione dei palazzetti rispetto agli impianti all’aperto ma se andiamo ad analizzare altre situazioni al chiuso, come teatri e cinema, non sono soddisfatto”. Sono le parole del presidente della Fipav Giuseppe Manfredi all’Adnkronos commentando il parere favorevole del Cts all’ampliamento al 50% della capienza nei palazzetti dello sport e al 75% negli stadi, mentre per teatri, cinema e sale concerti capienza al 100% se all’aperto e all’80% se al chiuso.
“Conosco la serietà delle società del mio movimento, so che si muovono nel pieno rispetto delle regole e della legge. Devo inoltre sottolineare che quello che decide lo Stato si rispetta, ma dall’altra parte basta guardare le immagini del Mondiale di Pallavolo Under21 a Cagliari con distanziamento, steward e green pass, per capire che si può fare di più. Sono certo che se ci fosse data la possibilità di un numero maggiore di persone nei palazzetti tutte le società si atterrebbero alle regole senza alcun problema, come non ce ne sono state fino a questo momento”, ha proseguito il numero uno della Federvolley che ieri con le due squadre nazionali maschile e femminile è stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal premier Mario Draghi.
“Mi rendo conto che le cose procedono, che c’è un miglioramento, ma da presidente federale non posso ancora essere completamente soddisfatto. Vorrei un ulteriore passo avanti perché le nostre società ne hanno bisogno per sopravvivere. Serve uno step in più, dateci la possibilità di metterci alla prova”, ha concluso Manfredi.