D’estate la siccità e gli incendi, con la stagione autunnale, frane ed esondazioni.
Purtroppo il Sud, la Sicilia in particolare, con il passare degli anni continua a mostrare una preoccupante vulnerabilità rispetto agli eventi atmosferici al punto che, all’arrivo di ogni perturbazione c’è da mettersi le mani nei capelli per le disastrose conseguenze che, puntualmente ne derivano.
Così, con le previsioni che non promettono nulla di buono anche nei giorni a venire, già oggi il bilancio di questo week-end è purtroppo tragico.
Stamane infatti è stato rivenuto il cadavere del 67enne scomparso nel nulla ieri sera, mentre si trovava in compagnia della moglie 54enne, nel pieno del violento nubifragio che ha colpito tra gli altri il comune di Scordia, nella Piana catanese. La coppia è stata sorpresa dalla ‘bufera’ mentre si trovava a governare gli agrumeti in località Ogliastra. I due sarebbero stati sorpresi dalla piena di un torrente che, come gli altri dell’area, ingrossato dalle fortissime piogge, ha riversato ovunque una colata di fango e detriti.
Negli stessi istanti, non molto lontano, i vigili del fuoco sono stati allertati da un automobilista rimasto incastrato nel fango il quale, ha riferito di aver visto una coppia scendere dalla loro auto rimasta impantanata. Poi l’arrivo della piena, e la scomparsa. Fortunatamente però in questo caso i soccorritori li hanno ritrovati vivi poco distanti, e portati in ospedale.
Stessa sorte per due tedeschi, un italiano e un sudamericano nel trapanese, rimasti bloccati dall’improvviso ingrossamento di un fiume, e salvati in stato di ipotermia, grazie all’intervento del Nucleo Saf (speleo alpino fluviale) dei vigili del fuoco che opera fra Trapani ed Alcamo.
I violenti nubifragi che hanno assediato per tutta la notte la Sicilia orientale, complice la collaborazione delle locali squadre della Protezione civile, da Messina a Catania ed Acireale, hanno inoltre comportato la chiusura di molte scuole. Come ha testimoniato infatti il sindaco di Catania Salvo Pogliese: ”L’impossibilità di prevedere esattamente l’ora e il momento nel quale avverrà il picco dei violenti fenomeni annunciati impone a tutti noi la massima cautela, per il bene dei nostri ragazzi e ragazze, dei lavoratori della scuola e dell’intero corpo docente”.
Purtroppo in seguito a questa incontenibile ondata di forti precipitazioni, il commissario per l’emergenza Covid di Messina, Alberto Firenze, ha dovuto amare l’ordine di chiusura di tutti gli hub vaccinali della provincia.
Ovviamente fra le conseguenze di questa terribile ondata di maltempo, i collegamenti, come dimostrano i numerosi voli cancellati o dirottati in altri scali.
Voli a parte, le difficoltà maggiori hanno interessato la viabilità delle aree interne. Fango e detriti hanno infatti reso possibile i collegamenti sulla statale 385 ‘Di Palagonia’, chiusa in entrambe le direzioni. E’ stata invece l’esondazione del fiume Simeto a causare la chiusura della statale 194 ‘Ragusana’, anche qui i tecnici dell’Anas hanno provveduto ad organizzare percorsi alternativi, lavorando affinché nessun comune rimanesse isolato.
Non è andata certo meglio nell’area del siracusano dove, a svolgere un ‘lavorone’ sono stati i carabinieri della Compagnia di Augusta a Francofonte e Lentini, chiamati a prestare assistenza ad intere famiglie rimaste isolate, così come per le decine di automobilisti rimasti in panne.
A prova di nervi l’impegno della Prefettura di Siracusa, chiamata a gestire militari, vigili del fuoco e personale della Protezione civile, ‘dirottandoli’ sulle continue richieste di aiuto che hanno intasato i centralini. Fortunatamente, come poi riferito dalla centrale operativa della Compagnia di Augusta, “Nonostante i notevoli disagi, tutte le operazioni di soccorso si sono concluse con successo”.
Max