Roma-Dopo una nottata di pioggia la capitale si è risvegliata sotto un nuovo temporale. La pioggia
caduta ha creato notevoli problemi e disagi in tutta la città che è ancora in stato di allerta. Non ci si
trova più nel codice rosso come nella giornata di ieri ma si è passati ad un situazione di codice
arancione.
facendo chiudere la strada che va da via Ardeatina a via di Porta San Sebastiano. Nella zona
interessata lacqua straripata dal fiume ha allagato numerosi esercizi commerciali e allevamenti in
cui hanno perso la vita numerosi animali fra cui pecore cani e galline.
In mattinata la situazione è andata migliorando il livello del fiume Almone è tornato al livello che
non desta preoccupazioni. Grazie allintervento della Protezione Civile il fiume è tenuto sotto
controllo e le strade chiuse sono state riaperte dopo aver spalato acqua e fango. LAniene e il
fiume Tevere sono sotto stretto controllo infatti quando il fiume della Capitale nella notte ha
toccato il livello di 7 metri la protezione civile ha fatto chiudere in maniera cautelativa le banchine
del tratto urbano.
Non solo nella zona di via Appia lacqua caduta ha creato problemi : il sottopasso di Tor di Quinto
all altezza Euclide è stato chiuso per allagamento dalla Polizia municipale. Si segnalano anche
semafori non funzionanti sulla Cristoforo Colombo. Anche alla stazione Termini si sono verificati
notevoli disagi per i passeggeri ferroviari, i treni che dovevano partire per il nord del Paese sono
partiti con un notevole ritardo a causa delle perturbazioni.
Sconvolgente è ciò che succede alluniversità di Tor Vergata nelle facoltà di ingegneria e chimica
dove nella prima una cascata dacqua ha invaso il bar della facoltà e le aule studio, non va meglio a
chimica in cui ha ceduto un controsoffitto.
In una città quasi in ginocchio assente inaspettato è il sindaco Marino nonostante la sua popolarità
nella capitale stia scendendo drasticamente il primo cittadino non è intervenuto sul posto per dare
uno sguardo ai danni che si sono venuti a creare. Marino ha fatto sapere però che se le cose
dovessero peggiorare rientrerebbe subito nella Capitale per monitorare la situazione.