(Adnkronos) – L’americana Biogen ha presentato nuovi dati su nusinersen per rispondere alle crescenti esigenze della comunità di persone con atrofia muscolare spinale (Sma). I risultati sono stati diffusi in occasione del congresso Sma Research & Clinical Care, organizzato da Cure Sma questa settimana a Orlando, in Florida. L’evento “rappresenta un’opportunità unica per confrontarsi e ascoltare le voci degli operatori sanitari, dei pazienti e dei caregiver, condividendo i risultati di ricerche che affrontano le esigenze ancora non soddisfatte della comunità delle persone con Sma – ha affermato Maha Radhakrishnan, Chief Medical Officer di Biogen – Siamo lieti di presentare nuovi dati, compresi i risultati preliminari del nostro studio Respond che valuta il beneficio clinico e la sicurezza del trattamento con nusinersen dopo la terapia genica”.
Respond – spiega Biogen in una nota – è uno studio di due anni in aperto, di fase IV, volto a valutare gli esiti clinici e la sicurezza del trattamento con nusinersen in neonati e bambini piccoli con Sma che presentano un bisogno clinico non soddisfatto a seguito del trattamento con la terapia genica. Dai risultati intermedi di efficacia a 6 mesi su 29 partecipanti trattati con nusinersen emerge che nella maggior parte dei partecipanti si riscontrano miglioramenti della funzionalità motoria misurati con l’aumento del punteggio medio totale alla scala Hammersmith Infant Neurological Examination Section 2 (Hine-2) rispetto al basale; i pazienti con due copie del gene Smn2 (24) sono migliorati di oltre 5 punti (media) sulla scala Hine-2, mentre i pazienti con tre copie del gene Smn2 (3) hanno avuto dei miglioramenti, ma non è stata calcolata una variazione media rispetto al basale considerato il numero esiguo del campione; la maggioranza dei pazienti (25 su 27) con funzionalità motoria subottimale (valutata dallo sperimentatore al basale) sono migliorati.
Dopo una mediana di 230,5 giorni nello studio gli eventi avversi gravi sono stati riportati in 13 partecipanti su 38 (34%). Non è stata riscontrata alcuna correlazione tra gli eventi avversi gravi e nusinersen, né tali eventi hanno portato al ritiro dallo studio. Non sono stati individuati nuovi problemi di sicurezza nei partecipanti arruolati e trattati con nusinersen dopo onasemnogene abeparvovec.
“Ciò che stiamo realizzando è che la terapia genica potrebbe non riuscire a trattare tutti i motoneuroni, rendendo possibile la progressione della malattia – sottolinea Crystal Proud, neurologo pediatrico presso il Children’s Hospital of the King’s Daughters – Lo studio Respond ha quindi iniziato a caratterizzare le esigenze cliniche che permangono non soddisfatte in alcuni pazienti con Sma trattati con onasemnogene abeparvovec, i cui effetti clinici non hanno raggiunto le aspettative. Questi risultati preliminari offrono alla comunità i primi dati acquisiti da studi clinici che valutano il trattamento con nusinersen dopo onasemnogene abeparvovec e suggeriscono la possibilità di ottenere benefici aggiuntivi dalla terapia con nusinersen”.
Nusinersen – ricorda la nota – è approvato in più di 60 Paesi per il trattamento di neonati, bambini e adulti affetti da atrofia muscolare spinale. E’ un oligonucleotide antisenso (antisense oligonucleotide o Aso) che agisce sulla causa principale della Sma aumentando continuamente la quantità di proteina Smn (survival motor neuron) prodotta nell’organismo. Il farmaco viene somministrato direttamente nel sistema nervoso centrale, dove risiedono i motoneuroni, per erogare il trattamento dove la malattia ha origine.
E’ stata presentata una revisione sistematica della letteratura – evidenzia Biogen – con una metanalisi che valuta l’impatto real-world di nusinersen nella Sma a esordio infantile, dalla quale emerge l’importanza di generare evidenze real-world per giungere a una valutazione completa dei benefici del trattamento con nusinersen. I miglioramenti in termini di funzionalità motoria e acquisizione di tappe motorie osservati negli studi real-world sono stati maggiori o paragonabili ai progressi osservati negli studi clinici; i pazienti hanno continuato a migliorare con il prolungamento della terapia con nusinersen. Biogen sta collaborando con Alcyone Therapeutics allo sviluppo del primo dispositivo impiantabile concepito per offrire un accesso sottocutaneo per la somministrazione di terapie basate su oligonucleotidi antisenso. Questa settimana Alcyone ha annunciato che l’ente regolatorio Usa Fda ha concesso la Investigational Device Exemption (Ide) per avviare uno studio pivotale sul sistema ThecaFlex. Durante l’estate Alcyone prevede di avviare le procedure di arruolamento per lo studio Pierre (Clinicaltrials.gov), che valuterà la sicurezza e le prestazioni di ThecaFlex nella somministrazione di nusinersen nei pazienti con Sma.