MALATTIE, FERIE E PERMESSI: CAMBIANO LE REGOLE PER DIPENDENTI MINISTERIALI ED INSEGNANTI. STATALI, LA STRETTA PREVEDE ANCHE, PREVIO RIMBORSO, IL ‘RICHIAMO’ DALLE VACANZE

Da un eccesso all’altro. Quelli che un tempo da molti erano indicati come privilegi – a partire dalla fatidica espressione ‘un posto sicuro’ – ora lasciano il posto ad una stretta non da poco. Intanto, rimborsati dall’amministrazione in questione, da oggi idipendenti pubblici possono essere richiamati mentre sono in vacanza. Inoltre, ferie e malattia non potranno più essere utilizzate ad ore, per entrare dopo o uscire prima dal lavoro, ma esclusivamente ‘a giornata’. Sono alcune delle anticipazioni che il sito dello Studio Cataldi ha appreso dall’Aran (agenzia che rappresenta il governo per il pubblico impiego), che ha pubblicato le linee guida in materia su www.aranagenzia.it.Le regole valgono per tutti, dai ministeriali agli insegnanti. Anche in materia di ‘104’, legge sacrosanta intorno alla quale però, purtroppo, troppo spesso si sono verificati deplorevoli casi di ‘furberia’, cambiano le regole. Infatti, salvo che in specifiche situazioni, non possono essere convertite le ferie già fruite nei tre giorni di permessi per assistenza ai familiari portatori di handicap. Poi, rispetto alla malattia, i permessi ex legge 104 non possono essere presi nel mezzo delle ferie. E’ anche vero che recentemente lo stesso ministero del Lavoro ha tenuto a ribadire che il datore di lavoro non può mai negare al dipendente i permessi retribuiti richiesti ai sensi della legge 104 per assistere un familiare disabile, neanche durante il periodo di ferie programmate. La fruizione dei permessi, dunque, a detta del ministero sospenderebbe “il godimento delle ferie” che andrebbero ricollocate in un diverso periodo, previo accordo con il datore di lavoro il quale, ha comunque la possibilità di verificare che l’assistenza non possa essere differita. Dunque gli statali in vacanza ‘a rischio’ “per oggettive e prevalenti necessità organizzative”, si legge. Ma attenzione, giustamente, è previsto il “risarcimento”. Il lavoratore, infatti, “ha diritto al rimborso delle spese documentate di viaggio” chiarisce l’Aran. Premesso che il disco verde per le ferie è sempre legato al superiore, è possibile anche sospendere le ferie per malattia, ma sempre e solo dietro adeguata documentazione, non ci sono disposizioni, legislative o contrattuali, “ostative alla fruizione delle ferie successivamente ad un’assenza per malattia e, quindi, senza la ripresa del servizio”. Finalmente – visto che è un ‘vizio comune’ –  Finiscono le malattie per le attività sindacali, come spiega l’Aran, eventualità”incompatibile con il riposo psico-fisico necessario a una rapida ripresa della prestazione lavorativa”, dunque occorreranno specifici permessi.  Per cui, occorre ricorrere per chi ne ha necessità a permessi ad hoc.

M.