(Adnkronos) – “Nonostante i passi in avanti, la maternità è ancora un tabù per le aziende. Quando se ne parla il discorso verte quasi esclusivamente su tematiche legate al congedo: cosa dice la legge, quanti giorni spettano, i tempi di rientro, eventuali agevolazioni. Manca una cultura della cura. Tuttavia, è in atto un cambiamento: rispetto a dodici anni fa i dati che abbiamo raccolto ci dicono che la genitorialità restituisce professionisti migliori alle imprese”. Così all’Adnkronos Sonia Malaspina, direttrice Risorse Umane Italia e Grecia in Danone e Marialaura Agosta, Inclusive Diversity e Hr Manager della stessa azienda, a margine della terza edizione degli “Stati generali della natalità”, appuntamento che si chiude oggi a Roma. Con il loro ‘Il Congedo Originale – Come trasformare le organizzazioni con il potere della cura’ (RoiEdizioni), Malaspina e Agosta, indagano gli aspetti legati al tema della genitorialità e del lavoro di cura come fattori chiave per aumentare ingaggio, benessere e produttività delle persone. Fattori cruciali per assicurare la competitività delle aziende.
“Per raggiungere quota 500mila nati entro il 2033 – afferma Malaspina – obiettivo lanciato oggi dal presidente della Fondazione per la Natalità Gigi De Palo, un ruolo cruciale lo possono svolgere le aziende, nel sostenere e incrementare la natalità con le buone pratiche all’interno dei nostri luoghi di lavoro”.
“Con il nostro libro abbiamo dimostrato come è possibile rompere il tabù della maternità e della paternità nei luoghi di lavoro – aggiunge Agosta – attraverso quattro pilastri fondamentali: vicinanza, coraggio, determinazione e concretezza”.
“Il Congedo Originale – ricorda Malaspina – nasce dalla mia esperienza di mamma e di manager. Nel 2011 ho lanciato pratiche a supporto in primis della maternità, della paternità e poi della cura delle persone fragili. Un percorso lungo dodici anni, durante i quali con Marialaura abbiamo raccolto tantissimi dati che ci fanno dire che la maternità è un valore, un valore economico e sociale e non solo un fatto privato delle famiglie. Un aspetto di cui le aziende devono rendersi conto e utilizzare questo valore”. Il titolo dato al libro “sta a significare che andiamo contro il tabu’ della maternità nei luoghi di lavoro, lottiamo contro stereotipi e luoghi comuni – prosegue Malaspina – La nostra esperienza ci insegna che possiamo contribuire e incidere positivamente sulla natalità e sull’occupazione femminile e vogliamo mandare un messaggio di incoraggiamento a tutti coloro che prendono decisioni in azienda”.
“Negli ultimi anni ci sono stati molti cambiamenti in tema di maternità e paternità – conclude Agosta – ma c’è ancora tantissimo da fare. Nel nostro piccolo abbiamo dimostrato come sia possibile trasformare le organizzazioni con il potere della cura, e lo abbiamo scritto: la genitorialità restituisce professionisti migliori alle imprese. Si parlava oggi di competenze. Le competenze di cura sono un volano anche dal punto di vista economico”.