MAFIA ROMA: VICESINDACO SI DIMETTE

Il ’day after’ le dimissioni del numero due del Campidoglio Luigi Nieri sembra essere una giornata normale per il sindaco di Roma Ignazio Marino. In mattinata una conferenza nella sede dell’Ama, l’azienda che si occupa di rifiuti nella Capitale, poi il ritorno a Palazzo Senatorio con diversi appuntamenti fissati in agenda. Al momento il primo cittadino sta incontrando la neoeletta presidente della comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello. Nel tardo pomeriggio volerà a Losanna insieme alla delegazione italiana per un incontro con il Comitato Olimpico Internazionale. Nessun commento sull’addio del suo vice. E a chi glielo chiede il sindaco-chirurgo si limita a rispondere: “Buon lavoro e buona giornata”. Poi entrando in Campidoglio incontra un membro del suo staff a cui chiede come andasse. Di risposta riceve un “Combattiamo”. E Marino chiosa: “Diciamolo pure”. Il vicesindaco Nieri è citato anche nella relazione dei commissari prefettizi che dovevano valutare l’infiltrazione criminale nel Comune di Roma. I commissari rilevavano il rapporto tra Nieri e dominus delle coop sociali di Roma Salvatore Buzzi anche in base ad alcune intercettazioni tra i due contenute negli atti dell’inchiesta Mafia Capitale. “Il mio passo indietro, che nessuno mi ha chiesto di fare, – scrive in una nota – ha alla base l’amore per Roma e la convinzione che l’amministrazione Marino vada difesa a tutti i costi. Proprio per queste ragioni non posso più tollerare che la mia persona sia usata, in maniera volgare e oscena, come strumento per attaccare Roma e un’amministrazione che ha fatto battaglie di cui la sinistra italiana può andare fiera”. Se avessi pensato soltanto a me, avrei continuato senza farmi scalfire da nulla – aggiunge – Ho le spalle larghe. Ma ormai è evidente che certi poteri, certe realtà che hanno sempre avuto interessi sulla città, condizionandone le scelte, poteri che io ho incessantemente combattuto, sin da ragazzo, hanno fatto di me il bersaglio perenne di attacchi che non si sono limitati a colpire la mia persona, mai, e sottolineo mai, sfiorata dalle indagini di ’Mafia Capitale’, portate avanti con serietà e rigore dalla Procura della Repubblica, che infatti non mi ha mai indagato, ma si sono spinti oltre per tentare di inquinare l’immagine dell’intera amministrazione di Roma e anche quella del mio partito, Sel, mai coinvolto in alcuna inchiesta giudiziaria”. “Il tritacarne mediatico vomita ogni giorno articoli – scrive ancora – riportando intercettazioni riciclate da oltre 6 mesi, sbattute sulle prime pagine di quotidiani nazionali e caricate dalla superficialità di titoli che cercano di far passare per nuove cose vecchie di totale irrilevanza penale e giudiziaria. Tutto per tentare di destabilizzare l’amministrazione Marino, per metterla all’angolo. Perché questa amministrazione dà fastidio, ha rotto troppi equilibri e va resa ogni giorno più fragile per far sì che tutto cambi affinché nulla cambi. Io non ci sto. Lascio per impraticabilità di campo, perché non intendo prestarmi neanche per un giorno di più a questo gioco al massacro. Non lascerò che indeboliscano l’azione di questa amministrazione. Con il mio passo indietro confermo la mia più grande fiducia e stima nei confronti del mio sindaco, di Ignazio Marino, che credo e spero possa continuare le battaglie politiche di sinistra che questa città merita e che io esigo per Roma”. “Luigi Nieri è una persona leale e di specchiata onestà, un gentiluomo dai comportamenti inappuntabili, un amico dell’età adulta (legami più difficili da costruire), un compagno di squadra perfetto che sa sempre far prevalere l’interesse generale della città a ogni altra ipotesi. In moltissime occasioni ha affrontato con me decisioni difficili ma storiche per la città tenendo contro delle idee e della visione piuttosto che degli equilibrismi partitici”. Così il sindaco di Roma Ignazio Marino. “Da quando due anni fa abbiamo iniziato la nostra comune esperienza in Campidoglio, gli attacchi pretestuosi quanto violenti, le polemiche artificiose nei confronti di Luigi Nieri non sono mai mancati, fino a raggiungere una intensità umanamente difficile da sopportare – spiega Marino – Luigi ora mi ha comunicato la sua decisione di volersi sentire libero, per rispondere con tutta la forza necessaria alla continua delegittimazione di cui è bersaglio”. “Inoltre, nonostante i dossier delicati affrontati Luigi non è mai stato coinvolto nelle indagini che in questi mesi hanno toccato l’amministrazione – aggiunge il sindaco – Posso affermare con orgoglio ed emozione che abbiamo avviato un cambiamento di Roma basato in gran parte sulle idee, la storia e le capacità di una persona straordinaria come Luigi. Oggi comprendo la sua amarezza. Parleremo insieme nelle prossime ore per affrontare ogni problema”.