L’associazione Codici è stata ammessa come parte civile dal Gup del Tribunale di Palermo nel processo a carico di Matteo Messina Denaro per associazione di stampo mafioso in cui è coinvolta la mafia delle province di Trapani e Agrigento.
Questo è quanto stabilito nell’udienza che si è tenuta questa mattina. Il procedimento, derivante dalle operazioni Anno Zero e Xydi, costituisce uno stralcio di due processi già incardinati nei confronti di numerosi soggetti, di cui uno già definito dal Tribunale di Marsala con pesanti condanne e tuttora in fase di appello e l’altro pendente dinanzi il Tribunale di Agrigento. Numerosi imputati si sono pure avvalsi del rito abbreviato.
A Messina Denaro viene contestato di avere impartito direttive attraverso rapporti epistolari costituendo il punto di riferimento mafioso decisionale in relazione alle attività ed agli affari illeciti più importanti gestiti da Cosa Nostra nella provincia di Trapani ed in altri luoghi della Sicilia.
Il Giudice si pronuncerà anche sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla DDA di Palermo.
“L’ammissione come parte civile di Codici – dichiara l’avvocato Giovanni Crimi, rappresentante dell’associazione Codici – è un riconoscimento dell’attività di sensibilizzazione contro il fenomeno mafioso ed il malaffare svolta dall’associazione nel territorio. Tale lavoro dovrebbe, però, essere supportato dalle altre associazioni e dalla società civile in generale”.
Dunque, conclude Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, “Continua l’impegno per la legalità di Codici – afferma– e questo è un altro risultato importante per l’azione dell’associazione”.
Max