Dalle intercettazioni si sentono i tre parlare dellex sindaco di Roma: Alemanno si è portato via… ha fatto quattro viaggi… lui ed il figlio con le valigie piene di soldi in Argentina… se sò portati… con le valigie piene de contanti… ma te sembra normale che un sindaco…”. Schina, incuriosito, chiede: “E nessuno lo ha controllato?”. “È passato al varco riservato… un attore per me…”. Coltellacci non è convinto: “Io pensavo che i soldi se li portava via tutti lui… sembrava che il sindaco non toccasse… invece ’a toccati. Probabilmente quello di cui Coltellacci era convinto è che a prendere le mazzette fosse solo l’ex ad di Ama, Franco Panzironi, anche lui in carcere da martedì scorso con l’accusa di essere parte dell’associazione di stampo mafioso guidata da Massimo Carminati.
L’ex primo cittadino aveva smentito: “Si tratta di una millanteria totalmente infondata. Non ho portato mai soldi all’estero, tantomeno in Argentina. Io sono l’unico sindaco di Roma che al termine del suo mandato è più povero di quando ha cominciato, perché ho dovuto vendere una casa e aprire un mutuo per pagare i debiti della campagna elettorale. Inoltre non aveva negato di essere mai stato in Argentina: “Ci sono andato solo una volta per pochi giorni con la mia famiglia e un folto gruppo di amici a Capodanno 2011-2012 per andare a vedere i ghiacciai della Patagonia. Ci sono amici che possono confermare”.
È arrivata oggi la dichiarazione della Procura di Roma: “Non ci sono riscontri di trasferimenti di soldi da parte di Gianni Alemanno all’estero”. La risposta dellex sindaco di Roma non si è fatta attendere, Alemanno infatti ai microfoni di Sky Tg24 ha detto: Non ho mai conosciuto Carminati e un anno e mezzo fa, avendo letto articoli di stampa, avevo messo in guardia i miei collaboratori: loro mi hanno giurato che non avevano a che fare con lui. Difendo l’onore della destra romana, prosegue Alemanno, che è stata ed è fatta di tanti giovani che fanno un percorso di legalità, Carminati è più Banda della Magliana che politica e io non l’ho mai conosciuto, non ho mai avuto a che fare con lui”. Alemanno poi se la prende con gli avvocati: “C’e’ un mercato delle informazioni, delle carte, ma ciò non è per una leggerezza della Procura, sono gli avvocati” e sottolinea: “Come viene confermato oggi dalla Procura di Roma la notizia dei miei viaggi in Argentina per portare soldi è totalmente e manifestamente infondata. Questa notizia nasceva da un’intercettazione di una persona a me evidentemente ostile, come Luca Odevaine, braccio destro di Walter Veltroni, da me allontanato dagli incarichi con il Comune di Roma”. “Inoltre, continua l’ex sindaco, l’idea che io e mio figlio allora minorenne ci recassimo dall’altra parte del mondo per portare soldi, non solo può apparire folle a qualsiasi giudizio equilibrato, ma è facilmente riscontrabile attraverso i nostri passaporti. Infatti già ieri dalle carte risultava che gli inquirenti, dopo le opportune verifiche, avevano scartato questa pista. Tutto ciò non ha impedito agli organi di informazione di dare la massima evidenza a questa notizia e io oggi chiedo che uguale risalto venga dato alla smentita proveniente dalla Procura: non solo non ho mai portato un euro fuori dalle frontiere ma ho dovuto, come più volte spiegato, vendere una casa e accendere un mutuo per pagare i miei debiti della mia campagna elettorale. Anche questo è facilmente riscontrabile sulle carte”. Ha concluso.