Motore di tutta l’iniziativa il figlio Alberto Macario, pittore, artista visivo, scrittore e filmaker nonché Presidente dell’Associazione Culturale Erminio Macario (www.macariocult.it) che condurrà la serata.
A fare gli onori casa saranno il presidente del Museo Nazionale del Cinema Enzo Ghigo e il direttore Domenico De Gaetano. Interverranno Mauro Macario, scrittore e saggista nonché biografo del padre; da remoto interverrà uno dei più longevi registi Rai, Vito Molinari; ma anche l’amico di Macario Avvocato Segre forte dei suoi 104 anni di memoria.
Sarà presente Margherita Fumero, una delle attrici comiche che lavorò assiduamente con Macario. Interverrà Franco Bixio, Presidente della Bixio Edizioni nonché figlio del ben noto compositore ed editore Cesare Andrea Bixio che è stato autore di numerose canzoni di Macario, fra cui la famosa “Macariolita” dal film Il pirata sono io che segna l’ingresso di Federico Fellini nella sceneggiatura cinematografica, oltre ad essere amico di famiglia.
È prevista anche la presenza del Viceministro del MISE, il Senatore Gilberto Pichetto Fratin, il presidente della Regione Alberto Cirio, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Torino Rosanna Purchia, del nuovo proprietario della Galup che ancora utilizza sul Web gli Spot storici di Macario, e dell’onnipresente Luciana Littizzetto, torinese doc anche lei, che già vent’anni fa in occasione del Centenario della nascita dichiarò “Ti amo Macario!”
Grande attore, ma soprattutto un creatore ed innovatore della rivista e commedia musicale a cui ha regalato l’unicità che l’ha resa celebre ma soprattutto che l’ha saputa distinguere dalla commedia di stampo anglosassone. Il suo film Imputato alzatevi! del 1939 è ancora oggi considerato un caposaldo del Cinema Comico Italiano. Così come il suo personaggio in Come persi la Guerra del 1947 ha disegnato il primo antieroe del cinema italiano nel primo film satirico-neorealista.
A lui dobbiamo anche la scoperta – come talent scout ed impresario – di molti dei nomi che hanno fatto grande la storia dello spettacolo italiano: a cominciare da Totò che Macario scelse nel 1927 come suo sostituto nella rivista Madama Follia. Senza dimenticare Alberto Sordi che negli anni ’38-’39 coinvolge nelle sue trasmissioni radiofoniche e al quale nel 1944 affida una parte in L’Innocente Casimiro girato a Roma ancora in piena Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1947 produce le riviste estive messe in scena da Ugo Tognazzi che – guarda il caso – si fa il ricciolo sulla fronte alla Macario. Per tre anni dal 1950 al 1952 ha in compagnia niente popo di meno che Gino Bramieri che da Macario impara l’Arte del raccontare le barzellette. Porta al successo Wanda Osiris, Isa Barzizza, Marisa Maresca, Lilly Granado, Sandra Mondaini, Marisa del Frate e Juliett Prowse. |