“Non ci aspettavamo un intervento così”. Un big pentastellato di ‘fede’ contiana, reagisce impietrito dopo la lunga arringa di Beppe Grillo, calato a Roma per incontrare i parlamentari M5S. Un garante 5 Stelle descritto come “gasatissimo” da chi ha partecipato all’assemblea e per nulla intenzionato a farsi da parte. Dalla comunicazione al logo, Grillo mette il suo ‘timbro’.
Nel mirino del garante, raccontano alcune fonti all’Adnkronos, anche i post sui social degli eletti: “Io la so fare la comunicazione”, il senso del ragionamento di Grillo, “ma mi spiegate che senso hanno le foto allo stadio o mentre mangiate la pizza? E’ roba vecchia, alla gente non gliene frega un c…”. E il pensiero di molti presenti corre al selfie postato da Conte all’Olimpico, domenica scorsa, in occasione di Italia-Galles. Sul simbolo, che presenta la dicitura ‘2050’ (l’orizzonte temporale indicato dal comico mesi fa, come ‘lascito’ politico) invece della scritta ‘ilblogdellestelle.it’, Grillo è netto: il logo sarà questo, punto. Come a voler sgomberare il campo da altre possibili bozze che erano circolate nei giorni scorsi e che non avrebbero incontrato il favore dell”Elevato’.*
Anche sulla Cina Beppe rivendica il diritto di dire la sua (è un paese innovativo, vanno sulla luna, costruiscono ponti modernissimi, il senso delle sue parole) senza però entrare nell’ambito della geopolitica. E se dai deputati piovono scroscianti applausi, dalla truppa dei senatori – dove si annida lo zoccolo duro dei contiani – emergono forti perplessità. “Serve una riunione al più presto, non era l’occasione giusta per poter manifestare liberamente il nostro pensiero”, commenta una senatrice al termine dello show di Grillo.
“Serve un chiarimento tra Beppe e Conte. Se per mamma e papà va tutto bene, perché non ce lo vengono a dire insieme?”. In serata, la notizia dell’ennesima telefonata tra Grillo e Conte. Ma per ora non basta a placare i malumori.