“Ieri si è consumato il colpo di grazia: dopo aver scritto nero su bianco sul programma elettorale ‘Smantellamento del Mes’ viene approvata una riforma (peggiorativa) di questo istituto. È ovvio che i vertici del M5S si sono calati completamente le braghe pur di mantenere la propria poltrona. Noi 13 deputati che abbiamo votato coerentemente con il nostro programma elettorale siamo stati minacciati di espulsione ed emarginati. Il clima è diventato talmente tossico che non mi riconosco più in questa forza politica”.
E’ Fabio Berardini, parlamentare M5s a spiegare i motivi che stamane hanno indotto quattro deputati grillini a lasciare il gruppo: ”Io, Carlo Ugo De Girolamo, Mara Lapia e Antonio Lombardo lasciamo il gruppo M5S alla Camera. Abbiamo appena mandato la lettera”.
Berardini: “Espulsioni e punizioni disciplinari, se esponiamo il nostro pensiero”
Tra loro, giusto ieri, Berardini, De Girolamo e Lapia, sono stati quelli che hanno votato contro la risoluzione di maggioranza relativa alla riforma del Mes. “Noi parlamentari subiamo giornalmente minacce di espulsioni e altri provvedimenti disciplinari se solo ci azzardiamo ad esporre il nostro pensiero – denuncia ancora Bernardini – L’approvazione della riforma del Mes è l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non è più possibile rimanere nel Movimento 5 Stelle”. Quindi, come poi ribadito anche sulla sua pagina Fb, più tardi il parlamentare ha scritto: “Oggi, purtroppo, rimangono le macerie di un movimento che era partito con le migliori intenzioni ma che ha annientato qualsiasi contatto con il mondo reale grazie all’assenza di una minima organizzazione sui territori”.
De Girolamo: “Si è perseverato con la logica dell’esclusione, ieri l’ultima goccia”
Come spiega anche il deputato Ugo De Girolamo, “Da mesi ormai ‘denunciavo’ la mancanza di ascolto, di condivisione, di sano confronto all’interno del MoVimento. Nessuno si è mai fatto vivo. Al contrario si è perseverato con la logica dell’esclusione. Con questi loro silenzi mi hanno gentilmente accompagnato sull’uscio della porta”. Ed anche lui, come gli altri, rimarca che ”Quella di ieri poi è stata solo l’ultima goccia che fa traboccare un vaso pieno di tradimenti dei valori fondamentali del MoVimento 5 Stelle ed esprimendo – con coraggio e liberamente – il mio voto secondo coscienza e fedele al programma con cui sono stato eletto, li ho tolti così dall’imbarazzo di dovermi invitare ad uscire”.
De Girolamo: “Un Movimento che mi faceva sognare, oggi mi fa soffrire”
Poi, nel primo pomeriggio, il post su Facebbok: “Oggi sono qui a scrivere con l’animo colmo di tristezza i titoli di coda di questa mia esperienza con un MoVimento che mi aveva fatto sognare ma che da troppo tempo ormai mi faceva soffrire per l’incapacità di considerare questo ‘suo figlio’ parte viva e attiva dello stesso. Un MoVimento che ringrazierò sempre per l’opportunità datami di ricoprire pro tempore questo importante ruolo. Ma oggi sento che questa non è più casa mia“.
Lapia: “Lo smantellamento del Mes, un impegno prima preso e poi disatteso”
Un po’ come per gli altri due, quanto accaduto ieri in Aula ha deluso anche Lapia, secondo la quale, “L’approvazione della risoluzione che autorizza il governo alla firma della riforma del Mes é l’ultima goccia che fa traboccare un vaso pieno di tradimenti dei valori fondamentali del M5s. Il nostro programma elettorale, che avrebbe messo una pietra tombale su un modo di fare politica oramai obsoleto, e che ha avuto in un primo momento la straordinaria capacità di riavvicinare i cittadini alla gestione della cosa pubblica, era chiarissimo. Tra i punti qualificanti c’era lo smantellamento del Mes, impegno che come tanti altri è stato completamente disatteso. Ora, che il patto con gli elettori è stato nuovamente tradito, io non posso più restare in un Movimento che tratta come carta straccia l’impegno solenne preso con la sottoscrizione di un programma elettorale”.
Lapia: “Un sogno svanito nel nulla quello del M5s…”
Lapia fa quindi riferimento alle innumerevoli battaglie che avrebbero dovuto accompagnare questa legislatura e che , invece, sono rimaste lettera morta. “Dopo oltre due anni e mezzo nulla si è mosso anche sul fronte dell’acqua pubblica. Ed ancora – sottolinea la parlamentare -, ci sono: la mancata legge sul conflitto di interessi, la mancata riforma fiscale e la mancata riforma sulla durata dei processi”.
Lapia: “Dove sono lavoro, ambiente, green economy, giustizia sociale, legalità, ed altro?”
“Ho visto il sogno del movimento – prosegue Lapia – svanire nel nulla e, di contro, ho assistito all’affermarsi di una politica incapace di rappresentare i valori di giustizia sociali ed equità in cui mi sono sempre riconosciuta. Questo non è più il mio M5s ed è per questa ragione che ho deciso abbandonare il gruppo parlamentare. Ciò che invece non abbandonerò mai sono tutte quelle battaglie che il Movimento aveva dichiarato di voler intraprendere. Lavoro, ambiente, green economy, giustizia sociale, legalità, parità di genere: sono questi i campi d’azione – conclude Lapia – dai quali intendo ripartire per onorare il patto di fiducia stretto con gli elettori”.
Lombardo: “Lascio per una questione di correttezza e rispetto nei vostri confronti”
Diretto ed onesto anche Lombardo che, dopo aver disertato ieri il voto sulla fiducia al Mes, stamattina su Fb ha scritto “Ragazzi, per una questione di correttezza e rispetto nei vostri confronti, prima che lo apprendiate dalle agenzie, vi comunico che sto per lasciare il gruppo parlamentare del M5S. Con stima, un abbraccio a tutti”
Max