L’ipotesi di un partito di Giuseppe Conte “si prospetta male. Conte si è innamorato della politica e adesso approfittando della sua popolarità ha voglia di restarci provando a fare un suo partito. Ma fare un partito proprio, in un’area di centro sinistra affollatissima è molto difficile tanto più che mancano due anni alle elezioni e che conservare la popolarità di adesso senza una struttura, ma solo attraverso i parlamentari grillini più affezionati alle istituzioni, è molto difficile”. Lo dice all’Adnkronos il sondaggista Renato Mannheimer ed afferma: “Io non credo che un partito di Conte possa superare il 10%”.
“Sarà un disastro elettorale – prosegue – perché lo scenario è molto intasato e Conte non ha un vero programma. Non è un politico esperto e qualificato. In questo Grillo ha ragione”. Per il resto, “hanno torto entrambi perché non hanno a cuore l’interesse del Paese e sono pertanto destinati ad una fine ingloriosa”.
Secondo il sondaggista, “Grillo non riuscirà più a costruire un movimento che ha deluso i suoi elettori. I voti al M5s sono dimezzati ed anche se c’è uno spazio per un movimento di protesta non sarà lui a poterlo conquistare”. Per quanto riguarda Conte, il riscontro sarà positivo nel breve periodo, “da qui alle elezioni. Ma non prevedo – conclude – successo elettorale, né nulla di paragonabile al trascorso trionfo dei grillini”. (di Roberta Lanzara)