(Adnkronos) – “Mi usano un po’ come condom per la protezione del Movimento, e quindi devo dire che inizia bene e finirà ancora meglio”. Così Beppe Grillo questa mattina ha scherzato con le telecamere, prima di lasciare l’Hotel Parco dei Principi.
Sull’incontro con il presidente ‘sospeso’ Giuseppe Conte si sono accesi ieri i riflettori della stampa: l’atteso vertice tra Grillo e Conte, inizialmente previsto a inizio pomeriggio (così come suggerivano fonti vicine all’ex premier) ha avuto luogo di sera, alla presenza dei legali, nello studio del notaio Luca Amato. Prima il garante dei 5 Stelle aveva visto all’Hotel Parco dei Principi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ex membro del Comitato di garanzia (organo decaduto dopo l’ordinanza del Tribunale e dal quale Di Maio si era dimesso pochi giorni prima della bufera di Napoli) e i capigruppo M5S di Camera e Senato, Davide Crippa e Mariolina Castellone.
Assieme all’Elevato, l’avvocato Andrea Ciannavei, che ai cronisti, alla domanda se Conte resterà leader del Movimento, si è limitato a rispondere: “Non ci sono punti di vista differenti, si rema nella stessa barca per cercare di trovare la soluzione migliore per tutti”. Grillo viene descritto come lucido e determinato, al termine degli incontri avuti ieri. “Beppe vuole evitare a tutti i costi i ricorsi”, spiegano all’Adnkronos fonti pentastellate. Il Movimento – sarebbe stato il ragionamento espresso da Grillo nel corso di alcuni colloqui – deve assolutamente tornare a parlare di temi. Nel pomeriggio gli umori si erano rabbuiati: le voci di una mancata intesa tra Grillo e Conte si rafforzavano e tra i contiani tornava con insistenza a circolare l’ipotesi di un possibile strappo, con l’ex premier pronto a fondare un suo partito qualora non fossero state salvaguardate le sue prerogative di leader. Allarme poi rientrato.