M5S: GRILLO APRE IL PROCESSO SUL BLOG AI DEPUTATI ARTINI E PINNA

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    Beppe Grillo dal blog apre  il processo on line sulla proposta di cacciare dal Movimento i deputati Pinna e Artini. “Chi non restituisce parte del proprio stipendio (come tutti gli altri) viola il codice di comportamento dei cittadini parlamentari M5S, impedisce in questo caso a giovani disoccupati di avere ulteriori opportunita’ di lavoro oltre a tradire un patto con chi lo ha eletto. Un comportamento non ammissibile in generale, ma intollerabile per un portavoce del M5S”, questo il ’capo d’imputazione’. “Quindi valuta: sei d’accordo – si chiede ai militanti – che Pinna e Artini NON possano rimanere nel Movimento 5 Stelle?”. L’imputata Pinna si difende: “Quanto apparso poco fa sul blog www.beppegrillo.it è falso. Per non parlare di quella che è una vera e propria sospensione dello stato di diritto. Il sondaggio sull’espulsione sì che è una violazione delle regole perchè non passa dall’assemblea, perché si danno informazioni false e perché c’è solo una versione”. Lo scrive su facebook la deputata M5S Paola Pinna. “Non è vero – si difende – che mi son tenuta i soldi ma ho versato la parte prevista dal codice di comportamento al Fondo di garanzia per le PMI e i risparmi sui rimborsi forfetari di soggiorno a Roma alla Caritas. Perché c’è chi sta molto peggio di chi ancora può chiedere un prestito seppur assistito da garanzia dello Stato: c’è anche chi ha chiuso l’attività e chi ha perso il lavoro o non l’ha mai avuto. Sul sito www.tirendiconto.it abbiamo deciso di non pubblicare in 18 perché ci sono troppi dubbi sulla gestione e attendiamo delle risposte. Sul mio blog www.paolapinna.it sono caricate le contabili dei bonifici fino al mese di settembre, tre mesi in più rispetto al blog”.