Parlamentari 5 Stelle col fiato sospeso, in attesa della conferenza stampa convocata da Giuseppe Conte per le 17.30 al Tempio di Adriano. In quella sede l’ex premier racconterà la sua versione dei fatti a proposito dello scontro con Beppe Grillo sul nuovo statuto e sulla rifondazione del M5S. Una frattura che allo stato attuale appare ancora difficilmente ricomponibile, nonostante il pressing dei big pentastellati e degli stessi gruppi di Camera e Senato che invocano una riappacificazione tra i due e guardano con terrore all’ipotesi di un divorzio definitivo, che sarebbe il preludio a una scissione.
“In occasione dell’ultima telefonata con Conte – sottolineano fonti qualificate – Beppe ha fatto delle concessioni sulla comunicazione e sulle nomine”: su questi punti, raccontano, il cofondatore del Movimento avrebbe lasciato carta bianca all’ex premier, chiedendo però di preservare le sue funzioni di garante. “Ora Conte accetti le condizioni di Grillo”, il refrain che rimbalza tra gli eletti della Camera, molti dei quali schierati a favore del garante in questo braccio di ferro. A Palazzo Madama il mood cambia: qui le truppe contiane pesano di più e non è un caso che venerdì scorso, a casa di Conte, si siano presentati proprio tre senatori, ovvero Stefano Patuanelli, Paola Taverna ed Ettore Licheri.