Dopo lo strappo del Patto del Nazareno le riforme costituzionali tornano in Aula. Martedì la Camera dovrebbe dare il via libera al testo di modifica del bicameralismo che dovrà poi tornare al Senato per la terza lettura. Forza Italia fa sapere che voterà no e Renzi si trova dunque stretto tra la contrarietà degli azzurri e i mal di pancia della minoranza dem. Una situazione sulla quale ironizza in un tweet il capogruppo Fi Renato Brunetta. Il Movimento cinquestelle non entrerà in Aula domani al momento del voto finale. I cinquestelle confermano la scelta dell’Aventino. “Le altre opposizioni? Noi andiamo avanti. Non ci fidiamo di Fi e Sel. Il partito di Berlusconi ha problemi al suo interno. Vedremo cosa fanno”, afferma Carlo Sibilia membro del direttorio cinquestelle. Alfano, spiace Fi accetti diktat Lega – “Non ci stupisce che la Lega chieda a Forza Italia – come condizione indispensabile per un accordo alle regionali- di non votare le riforme che, prima, la stessa FI aveva sostenuto. Ci stupirebbe (e ci dispiacerebbe molto) se FI accettasse questo diktat facendo nascere in Parlamento il futuro fronte del “No” estremista alle riforme che si manifesterà il prossimo anno al referendum confermativo”. Lo scrive il leader di Ncd Angelino Alfano in un post su Facebook, soffermandosi sul ddl riforme.