“Io ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo, gli chiedo solo di non dire falsità sul mio conto e sul mio operato”. Così l’ex premier Giuseppe Conte ai giornalisti dopo il video del garante Cinquetelle con la sua versione sulla rottura con l’ex premier. “Io e Grillo – ha continuato – abbiamo una fittissima corrispondenza documentale, se lui mi autorizza sono disposto a pubblicarla perché agisco sempre in trasparenza. Grillo ha chiesto più che una diarchia politica”.
“Quando viene chiesta la rappresentanza internazionale, il coordinamento della comunicazione, quando viene chiesto di condividere tutte le scelte degli organi politici – vicepresidenti, componenti dei comitati – quando finanche viene chiesto di concordare e autorizzare addirittura i contratti allo staff di segreteria io credo che sia più che una diarchia ed è umiliante. Quindi lo statuto non è secentesco, è medievale da questo punto di vista”, spiega Conte che continua: “Se resto in campo? Sicuramente c’è tanto sostegno dai cittadini, abbiamo fatto un progetto politico, ho lavorato 4 mesi a questo progetto e non vedevo l’ora di condividerlo… Questo progetto politico evidentemente non lo voglio tenere nel cassetto, perché non può essere la contrarietà di una singola persona a fermare questa proposta politica che ritengo ambiziosa e utile anche per il Paese”.