Non sono certo momenti ‘felici’ questi per il Movimento 5stelle che, dopo essere stato travolto prima dalla scissione dei ‘dimaiani’, nel momento in cui ha tentato di ‘rialzare la testa’, chiedendo direttamente a Draghi la giusta considerazione, decidendo di ‘protestare’ con l’astensione al Ddl Aiuti, ha invece sortito l’esatto opposto, catapultando su di sé ogni tipo di protesta ed invettiva.
Fatto sta che ormai ‘ci siamo’: domani va infatti in scena il voto di fiducia al governo Draghi e, tanto per cambiare, ancora una volta i penta stellati sono totalmente disallineati sul fa farsi. Come risaputo, e dunque mai come in queste ultime ore, all’interno del Movimento impazza la ‘guerra fraticida’ fra il leader Conte ed i cosiddetti ‘governisti’. Tale è il solco che li divide, che nell’ambito della ‘chiassosa’ assemblea interna andata in scena ieri, Conte ha ‘avvisato’ questi ultimi: “Se qualcuno ritiene di non poter condividere un percorso così partecipato e condiviso faccia la propria scelta in piena libertà, in maniera chiara, subito e senza ambiguità“.
M5s, Conte ai governisti: “La decisione non spetta a noi, ma al premier”“
Poi ‘Giuseppe’ ha tenuto a rimarcare che ora, rispetto alla crisi, “Proseguire a tutti i costi nella responsabilità di governo senza chiarire l’agenda sociale all’interno del governo, sarebbe questo sì un atteggiamento irresponsabile. Il paese è in una condizione davvero drammatica. Di fronte a questo, l’atteggiamento di responsabilità ci impone di chiedere al Presidente Draghi che le priorità da noi indicate vengano poste nell’agenda di governo. Draghi deve valutare le condizioni e decidere il perimetro di questo percorso”, ha poi concluso, aggiungendo che “La nostra linea è molto chiara e coerente“.
Max