È morto Gianni De Michelis. Socialista, più volte ministro all’epoca di Craxi e Andreotti, Gianni De Michelis aveva 78 anni. Resta senza dubbio una delle figure politiche più note della cosiddetta Prima Repubblica. Gianni De Michelis si è spento nella notte a 78 anni: a comunicarlo sono state persone molto vicine alla famiglia del noto uomo politico che per almeno due decadi ha contribuito a disegnare storia politica nazionale, e non solo, e in particolare ha scritto pagine focali della storia del socialismo italiano.
Lutto in politica, è morto Gianni De Michelis. Dal 76 al 93 fu ripetutamente deputato e ministro
Deputato socialista dal 1976 al 1993, Gianni De Michelis ha anche occupato il ruolo di ministro dal 1980 al 1992 in vari ambiti, accettando più volte lincarico nellambito della formazioni di governo dei vari Cossiga, Forlani, Spadolini, Fanfani, e, ancora, con i governi di Craxi, De Mita e Andreotti.
Gianni De Michelis resta anche nella memoria degli esperti politici per aver, con la sua firma, contribuito al cosiddetto trattato di Maastricht nel 1992 con cui si disegnava una nuova Europa e anche un nuovo cammino per l’Italia. Va anche ricordato come Gianni De Michelis fu segretario del Nuovo Psi dal 2001 al 2007.
Come ultimo incarico c’è stato quello al Parlamento europeo, nella legislatura completata nel 2009. Nello stesso anno viene assunto come consulente di Renato Brunetta, allora ministro per la Pubblica amministrazione nel governo Berlusconi. Di fatto, con lui, si spegne unaltra di quelle figure che hanno contribuito a scrivere una pagina di trasformazione e anche di rinnovamento della politica allora considerata vecchia, e che a sua volta è stata ridisegnata dei nuovi venti che i noti fatti del bienni 93-94 hanno portato nella Penisola. Gianni De Michelis veniva considerato uno di quelli della nuova leva che nel 1976 si contrappose ai dirigenti della generazione precedente e che con Craxi e il nuovo gruppo, di fatto, salì al comando dell Partito socialista.