Nel suo lungo cammino professionale ha rivestito moltissimi ruoli, anche se nell’immaginario collettivo è sempre la ‘Cettina’ di ‘Un medico in famiglia’. Come molti sanno però Lunetta Savino è molto di più, e la sua carriera continua a regalarle nuove anime – e soprattutto storie – per poter sperimentare in ogni latitudine e sfaccettatura il pianeta donna.
Per questa sensibile e pratica attrice pugliese (che rivela candidamente di aspettare “Un’eroina tragica, una Medea. Questo è quello che manca al mio repertorio. Io lo sto dicendo un po’ in giro, poi vediamo….”), l’ultima occasione filmica in ordine di tempo è stata forse la più difficile, di quelle che richiedono una straordinaria consapevolezza di se stesse.
Al cronista dell’agenzia di stampa AdnKronos la Savino ha infatti raccontato in che modo ha affrontato alcune scene di ‘Rosa’, della regista esordiente Katja Colja. Nel film la protagonista è una sessantenne ‘devastata’ dalla morte della figlia; mentre il marito (con il quale i rapporti vanno via via scemando) reagisce ‘guardando fuori’, lei invece cerca, scava nel vissuto della figlia. Accade così che un giorno, rovistando tra le cose della figlia, la donna si imbatte in un sex toy, un qualcosa per lei ovviamente distante, estraneo. Da lì inizierà una nuova esperienza, attraverso un lento e difficile cammino verso un nuovo senso di sensibilità.
“C’è tantissimo da fare ancora per le donne. Anche se piccoli passi sono stati fatti – spiega la Savino – bisogna agire a livello di relazioni umane, di piccoli pensieri e soprattutto prendendo atto che le donne sono più della metà e quando raggiungono posti apicali e dicono la loro, fanno bene e dicono cose originali, nuove e importanti”.
Inevitabilmente, la scoperta dell’oggetto di piacere spinge la donna a provare e, lasciarsi andare, restituire alla telecamera le reazioni legate a questa ‘prima volta’, è il passaggio che leggendo la sceneggiatura l’attrice temeva di più: “Ero un po’ preoccupata. Ma poi è stata fatta con grande delicatezza, dietro la cinepresa c’era un uomo ma molto sensibile, ed è stato tutto molto naturale – ha rivelato Lunetta – E’ come qualcuno che spia l’intimità di Rosa, io sono stata al gioco e ho accettato di mostrare anche il mio corpo non perfetto“.
Max