In realtà queste sono ore cruciali per Conte & C., più che mai impennati a cercare ‘assist’ esterni, o stampelle, per evitare il crollo dell’attuale maggioranza: quelli che definiscono ‘responsabili’, in quanto tali, no si sono lasciati cantare Dale ‘sirene’. E dunque stamane l’Udc ha definitivamente chiuso le porte ad ogni speranza di poter ‘far numero’, ribadendo di voler restare interni al centrodestra.
Con il segretario Lorenzo Cesa attualmente preso da altri problemi, son stati i senatori Paola Binetti, Antonio Saccone ed Antonio De Poli, ha prendere in mano le redini dello schieramento centrista, affermano appunto che “restiamo nel centrodestra, non partecipiamo al gioco dei ‘responsabili’”.
Binetti: “Conte deve dimettersi, poi si ragionerà sul come sarà un Conte ter”
E dire che, fino a poco giorni fa, secondo alcune indiscrezioni (ma evidentemente poco affidabili), la Binetti e Saccone erano tra quelli attratti dalla prospettiva di un gruppo parlamentare interno al Senato, da costruire insieme ai senatori di Fi ed Iv.
Premesso che, conoscendo la politica ‘mai dire l’ultima parola’, tuttavia poco fa, parlando come Udc, la Binetti (nella foto), ha definito vitale che Conte salga sul Colle per dimettersi in quanto, spiega, ”quello che deve nascere è un governo nuovo: se deve essere un Conte ter, voglio sapere con chi verrà fatto e quali obiettivi si propone. Mi rimetto, quindi, alla saggezza del presidente Mattarella, che sarà in grado di valutare quale sarà la migliore soluzione del Paese”.
Binetti: “Non ci muoveremo mai come singole persone ma come Udc”
Binetti non sbilancia poi quando gli chiedono se l’Udc è ancora della partita sui ‘responsabili’, ma esclude di fare da ‘stampella’ a Conte: “Noi siamo tutti propensi a portare l’Udc come soggetto politico al servizio del Paese, nei modi in cui sarà più utile, ma non ci muoveremo mai come singole persone...”. Quindi, concludendo, la senatrice raccomanda che ”Bisogna dare solidità e strutturare questo passaggio così delicato per il Paese, avendo uno sguardo su tutte le persone che in questo momento possano contribuire a risolvere l’emergenza”.
Max