Kiev si appresta a celebrare l’annuale anniversario della Festa dell’Indipendenza, una ricorrenza che questa volta – domani – coincide però anche un’altra meno entusiasmante data: 6 mesi da quando la Russia ha invasi il paese trascinandolo in una guerra violentissima.
Zelensky: “Se la Russia domani attaccherà una nostra città, riceverà una risposta, una risposta forte”
Dunque, proprio per questo oggi il presidente Volodymyr Zelensky ha tenuto a far sapere a Mosca che l’Ucraina non è assolutamente disposta a tollerare eventuali bombardamenti russi proprio in coincidenza di questo speciale e storico ‘appuntamento’, e che quindi non si farà scrupolo nel replicare con una “risposta forte”. Quindi, “Cosa farà l’Ucraina se colpiranno Kiev?”, ha affermato il leader nell’ambito di una conferenza stampa, nel corso della quale era affiancato anche dal presidente polacco, Andrzej Duda, “Kiev, Chernihiv, il Donbass sono tutti uguali. I nostri ucraini vivono lì. A Kharkiv, Zaporizhzhia. La risposta sarà la stessa in queste città. Se ci attaccheranno riceveranno una risposta, una risposta forte“.
Zelensky: “La nostra intelligence lavora con i nostri partner. C’è una minaccia che attacchi in questi giorni”
Inoltre, ha tenuto a sottolineare ancora Zelensky, “La nostra intelligence lavora con i nostri partner. C’è una minaccia. Credo questa minaccia sia quotidiana. Ci sono informazioni ulteriori? Sappiamo che le priorità sono le infrastrutture o le istituzioni dello Stato, ma non mi sembra sia cambiato molto, la Russia lo fa costantemente dallo scorso 24 febbraio. Possono aumentare il numero di questi attacchi? Sì, possono farlo il 23 e il 24. Sono tutte le informazioni che ho“.
Zelensky: “Continueremo a di tutto con ogni mezzo per la de-occupazione della nostra penisola ucraina di Crimea”
Per l’occasione il numero uno di Kiev ha anche voluto far giungere a Mosca un ‘segnale’ abbastanza forte e chiaro, rilanciando che “Nonostante tutto quello che la Russia sta facendo contro di noi, contro il nostro Stato, contro la nostra gente, continuiamo a fare e faremo di tutto con ogni mezzo per la de-occupazione della nostra penisola ucraina di Crimea“.
Zelensky: “La bandiera ucraina sventolerà di nuovo in tutti i territori occupati nel paese, e sventolerà per sempre”
Quindi, ormai in piena enfasi, da quello che era inizialmente una sorta di ‘avvertimento’ relativo alla ricorrenza di domani, Zelensky, forte del fatto che oggi si festeggia la ‘Giornata della bandiera nazionale’, ha poi finito per lanciarsi in un discorso di ‘guerra totale’, promettendo che presto “la bandiera ucraina sventolerà di nuovo in tutti i territori occupati nel paese. In tutte le città e le località temporaneamente occupate dell’Ucraina, occupate temporaneamente, sventolerà per sempre“, citando Melitopol e Kherson, la centrale nucleare di Zaporizhzhia, e le aree di Luhansk e Donetsk, e non dimenticando anche la Crimea. Questo perché, ha tenuto ad affermare, “Non riconosceremo mai colori stranieri sulla nostra terra o nel nostro cielo. Siamo sempre pronti a difendere la nostra bandiera blu e gialla“.
Zelensky: “L’Ucraina al G20 di novembre? Dipenderà da quello che accadrà sul campo di battaglia, al fronte”
Infine, interrogato sull’eventuale partecipazione del suo paese al vertice del G20, che avrà luogo a novembre in Indonesia, Zelensky ha premesso che dipenderà dagli sviluppi ‘sul campo’: “E’ abbastanza presto per dire qualcosa in merito. Sono grato per il fatto che l’Ucraina sia stata invitata. Per me, prima di tutto, dipenderà da quello che accadrà nel nostro Paese, da quello che accadrà sul campo di battaglia, al fronte“.
Max