Luciano Vangone è un nome che per molti non dirà nulla ma da poche ore il nome e cognome di questo cittadino italiano sono entrati tra i trend topic del social network di micro blogging Twitter. Il motivo? Il sito INPS down, sì perché da ieri sera il portale dell’INPS è irraggiungibile a causa dell’alto volume di accessi da parte di tutti quegli italiani che stanno tentando di richiedere il bonus da 600 euro per le partite IVA ma anche il bonus baby sitter e il congedo parentale.
Da ieri sera a mezzanotte sono disponibili i moduli da compilare online tramite PIN semplificato per fare richiesta dei bonus del decreto Cura Italia e tra i vari bug e crash di queste ore è stata evidenziata una vera e propria violazione della privacy per numerosi cittadini. Provando ad accedere al sito INPS, infatti, numerosi utenti si sono trovati loggati ai profili di altri cittadini con tanto di dati e codice fiscale in evidenza.
Dalle prime informazioni sembrerebbe che il problema sia sorto a causa dell’alto volume di traffico che sta registrando il sito INPS.it portando il database ed il sistema di cache ad andare in panne. Sono migliaia gli italiani che in questo momento stanno scrivendo su Twitter sotto l’hashtag #INPSdown per evidenziare i problemi di connessione che impediscono agli utenti di richiedere i bonus legati all’emergenza Coronavirus in Italia.
Luciano Vangone: star social dopo i problemi al sito INPS
Luciano Vangone è il nome e cognome più gettonato tra i tweet pubblicati in queste ore sotto l’hashtag #INPSdown poiché il suo nome è tra quelli più ricorrenti tra quelli che escono random dal database del sito INPS.
Intanto sui social network l’avvocato Cathy La Torre parla di una “violazione della privacy enorme” ed in un messaggio pubblicato su Twitter scrive annuncia un enorme class-action contro Inps: “In questo momento l’INPS sta compiendo la più grande violazione dei dati personali mai avvenuta in italia. Se compili la domanda vengono fuori i dati di altre persone. Tutto, nome, cognome, indirizzo. Ci sarà la più grande class action d’Italia contro l’Inps. Garantito. Presidente Tridico, è a conoscenza che l’Inps da lei diretto sta compiendo il più grande data breach mai avvenuto in italia? Diffusione di dati personali non autorizzati. Chiunque compili la domanda vede nomi di altri soggetti e loro dati personali”.