(Adnkronos) – L’Inail ha calcolato l’indennizzo per i parenti di Luana D’Orazio, la giovane operaia morta in un incidente sul lavoro, stritolata dall’orditoio in un’azienda tessile di Montemurlo (Prato) lo scorso il 3 maggio. Secondo le tabelle ammonta a 166.000 euro. Lo riferisce ‘La Nazione’, precisando che il risarcimento dell’assicurazione dell’azienda è invece in fase di calcolo.
“Non sapevo nulla di quella manomissione. Lavoro anche io in fabbrica, la mia colpa è stata quella di non aver vigilato abbastanza”, afferma Luana Coppini, la titolare dell’orditura di Montemurlo, in un’intervista rilasciata al settimanale ‘Oggi’ e riportata dalla ‘Nazione’, ripetendo quello che aveva già detto al pm durante l’interrogatorio di garanzia e quello che hanno sempre sostenuto i suoi legali, gli avvocati Barbara Mercuri e Alberto Rocca. “La mia è un’azienda a gestione familiare, ci si aiuta, si parla, si cerca di risolvere i problemi – ha spiegato la donna -. Non so chi abbia fatto la manomissione, fra l’altro non serviva a nulla sia in termini di produzione sia di guadagni”. Luana Coppini, insieme al marito Daniele Faggi e al tecnico manutentore esterno alla ditta Mario Cusimano, è stata individuata dalla Procura di Prato come responsabile della tragedia. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti e tre con le accuse di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche. Il processo si aprirà il 7 aprile. In vista dell’udienza preliminare Luana Coppini ha fatto sapere di aver scritto una lettera all’assicurazione dell’azienda che ancora non si è espressa sul risarcimento ai familiari della vittima.
Un’altra cosa è il risarcimento dell’assicurazione dell’azienda che dovrebbe essere più corposo anche se l’iter è lungo. Coppini ha fatto sapere di voler occuparsi della famiglia di Luana e di suo figlio e per questo di essersi mossa con l’assicurazione. “E’ l’unico modo per fare qualcosa per Luana e suo figlio – ha ammesso – Non voglio sconti e voglio che la giustizia faccia il suo corso. L’unico mio scopo è cercare di aiutare la famiglia della ragazza che per me era molto di più di un’operaia”. Coppini ha spiegato di non avere rapporti con la mamma di Luana da giorno del funerale, durante il quale ha chiesto scusa per quanto accaduto. “Di nascosto vado al cimitero, parlo con Luana, prego e piango”, ha confessato la donna.
“L’intervista si commenta da sola”, ha liquidato la mamma di Luana, Emma Marrazzo, intervenuta su La 7. “Mia figlia e la titolare non avevano quel rapporto di complicità e di amicizia che va raccontando – ha aggiunto Marrazzo – Può dire quello che vuole. L’ho chiamata io il giorno dopo la tragedia per chiederle di ridarmi le scarpe di mia figlia rimaste nell’armadietto dell’azienda. Poi non ci siamo più sentite. Voglio giustizia, non nel senso di vendetta ma di verità”.