Nel Paese del Lotto dove, complice la crisi economica, per molti non resta altro che affidarsi alla dea bendata (basta dare un’occhiata all’indotto rappresentato dai ‘gratta e vinci’), per poter sperare in un futuro dignitoso, l’idea di poter concorrere ‘gratuitamente’ ad una lotteria, è un ‘valore aggiunto’ che presto non mancherà di contagiare il Paese intero.
Ci riferiamo all’attesa ‘Lotteria degli scontrini’, inserita con l’avvento del decreto fiscale, a sua volta collegato alla Legge di Bilancio 2020, che ufficialmente partirà il prossimo primo luglio. Un ‘sistema’ che, come vedremo, finirà per soddisfare sia i consumatori che gli esercenti.
In poche parole è una sorta di estrazione, come avviene per il Supernalotto, con la differenza, come abbiamo detto, che in questo caso non occorre acquistare un biglietto o effettuare una giocata numerica. Per ogni euro speso (la spesa minima contemplata), vengono rilasciati 10 ticket elettronici.
Ad aumentare la possibilità di vincita è la scelta di pagare gli acquisti attraverso una carta di credito o bancomat, pagando infatti tramite il ‘cashless’, rispetto alla reale spesa, sarà possibile usufruire di un 20% di ticket aggiuntivi.
Sono previste tre estrazioni al mese, ed i premi sono divisi in tre fasce: per il primo classificato premio da 50mila euro; per il secondo un premio da 30mila euro e, al terzo, un premio da 10mila euro. Ma non finisce qui. In virtù di un montepremi annuale di circa 48 milioni di euro, al pari della lotteria nazionale, con tutti gli scontrini conservati nel corso dell’anno, sarà possibile partecipare alla maxi estrazione annuale, che prevede un super premio finale di 1 milione di euro!
Ricordiamo che i premi vinti sono esentasse. Insieme al cliente vince anche il rispettivo commerciante.
Come ‘trasformare’ uno scontrino in un biglietto per vincere? E’ semplicissimo: dal 1° luglio 2020, basterà semplicemente collegarsi con il portale Lotteria Scontrini dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, dopo di che farsi rilasciare un ‘codice lotteria’, che sarà associato al proprio codice fiscale. In poche parole è un normale Qr code (codice a barre), da esibire al commerciante dove si effettuano acquisti. Come detto, questi debbono però essere superiori ad 1 euro. Il Qr code personale verrà poi stampato dal commerciante sullo scontrino di vendita, trasformandolo per l’appunto in una sorta di ‘biglietto elettronico’. Nel frattempo lo stesso sarà trasmesso telematicamente dal commerciante all’Agenzia delle Entrate, che a sua volta lo comunicherà all’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
Insomma un divertente escamotage per cercare di ‘regolarizzare’ il brutto vizio tutto italiano di ‘soprassedere’ troppo spesso sul rilascio dello scontrino. Ma attenzione, in altri paesi questa idea della lotteria degli scontrini funziona con successo da anni. A Taiwan ad esempio è in auge addirittura dagli anni ’50. Tra i paesi europei ad averla adottata, spicca Malta (dal 1990), ed il Portogallo, che in appena due anni ha visto raddoppiare il numero di scontrini emessi dai negozianti…
Max