Studiando landamento dei primi 5 mesi di precariato – nel settore privato – relativi al 2017, l’Osservatorio dell’Inps sottolinea un saldo, tra assunzioni e cessazioni pari a +729mila. Si tratta di un valore di gran lunga superiore sia rispetto allo stesso periodo del 2016 (+554.000), che a quello del 2015 (+645.000). Per ciò che riguarda invece la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi (iI saldo annualizzato), lo scorso maggio è stato positivo, segnando un +497.000. un dato che comprende laumento dei contratti a tempo indeterminato (+21.000), di quelli di apprendistato (+48.000) ma, soprattutto, dei contratti a tempo determinato (+428.000, inclusi i contratti stagionali e i contratti di somministrazione). Considerato che tali tendenze risultano rispecchiare sono in linea con le dinamiche osservate nei mesi precedenti e attestano il proseguimento della fase di ripresa occupazionale. Poi, incluse le prosecuzioni a tempo indeterminato degli apprendisti, va segnalato che le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato sono state 150mila, leggermente in riduzione rispetto allo stesso periodo del 2016 (-1,8%). Per quel che riguarda invece le cessazioni, rispetto allanno precedente (+11,2%), complessivamente sono state 2.007.000, in aumento sono risultati soprattutto le cessazioni di rapporti a termine (+18,4%), mentre sono invece leggermente diminuiti le cessazioni dei rapporti a tempo indeterminato (-1,3%). Con riferimento ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato, il numero complessivo dei licenziamenti risulta pari a 235.000, in riduzione rispetto al dato di gennaio-maggio 2016 (-2,6%); in lieve aumento invece le dimissioni (+1,3%). Infine, i licenziamenti. Considerato sulloccupazione a tempo indeterminato apprendisti compresi gli apprendisti – il tasso dei licenziamenti è risultato essere per i primi cinque mesi del 2017, pari a 2,2%, così come registrato nei periodi 2016 e 2015.
M.