È andata alla guardia medica per due volte, è stata visitata da quattro medici diversi. Nessuno ha saputo salvarle la vita. Lorenza Famularo è morta a Lipari, a 23 anni, per un’embolia polmonare, come hanno evidenziato i medici legali. Sarebbe bastata una radiografia fatta in tempo per scongiurare il peggio, gliel’ha prescritta solo l’ultimo medico da cui è stata visitata. Ma ormai era troppo tardi.
Sono parole affievolite dal dolore quella che la giovane ha rivolto ai parenti, con messaggi audio via Whatsapp, nei giorni del calvario: “Più tempo passa peggio è”, diceva. Il dolore diventava sempre più insopportabile: “Ho preso una pillola, mi sto coricando di schiena che ieri non potevo farlo. Ho dolore sulla spalla, come se avessi degli aghi. Respiro male”.
Nessuno è riuscito ad individuare il vero problema che affliggeva la giovane. Qualcuno ha pensato che il dolore potesse essere provocato dalla postura o dallo stress, le hanno prescritto antibiotici e antinfiammatori. Inutili: il male ha stroncato Lorenza lo scorso 23 agosto.
Una morte che ha scatenato poteste e sit-in: i cittadini sono scesi in piazza invocando una sanità all’altezza. Oggi è previsto uno sciopero generale sull’siola. Il dolore è accecante, così come la voglia di giustizia.