Come ripetuto più volte, ormai siamo in balia dei social dove, ogni minima fake, finisce per catalizzare l’attenzione di milioni di persone che, incredibilmente, finiscono puntualmente per attribuirgli un attestato di credibilità.
Così, come se non avesse null’altro da fare, intento in un confronto con i sindacati, il premier Conte ha dovuto pubblicamente smentire l’ennesima ‘chiacchiera’ da bar che sta circolando in queste ore: “Dobbiamo dare il tempo alle misure restrittive appena approvate di dispiegare appieno i loro effetti. Il nostro obiettivo è ricondurre la curva sotto controllo“.
Dunque, diversamente da come si ‘vocifera in giro, per il 2 novembre (per altro giorno da dedicare a cose più care e serie), non è stato stabilita nessuna dichiarazione di lockdown.
Come spiegato più volte, anche oggi, perché si possa valutare la bontà delle misure insite nel nuovo Dpcm, bisogna attendere ancora 15 giorni. E’ ovvio che nel frattempo, per effetto dei ‘moltiplicatori’, nei giorni a seguire i nuovi contagi continueranno a salire, probabilmente fino a toccare anche i 40mila.
Il lockdown rappresenta ‘l’ultima spiaggia’, in caso di numeri da capogiro…
Certo, qualora i numeri toccassero veramente vette esagerate, allora si potrà pensare al lockdown…
Max