“Nella fascia 0-18 anni sono morti 27 bambini, ci sono stati oltre 300 ricoveri. Già questa è una motivazione importante per vaccinare”. Il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts, a In Onda risponde così alla domanda sulle affermazioni di alcuni politici, secondo cui il vaccino contro il covid per i giovani non è necessario.
“Per la fascia tra i 12 e i 18 anni c’è un vaccino approvato dopo stringenti esami. I vaccini sono sperimentali? Assolutamente no. Non è stato saltato nessuno step. I vaccini hanno cambiato la storia di un numero straordinario di malattie. C’è una paura della cura: la paura fa parte di ognuno di noi e va rispettata, il medico ha il dovere di affrontare paure, ansie e incertezze. Può farlo solo con il dialogo. Dall’altra parte, cosa sappiamo degli effetti a lungo termine del covid?”, dice Locatelli spiegando che “due dosi offrono una protezione superiore al 97% dalle forme gravi di malattia. Abbiamo dati secondo cui la protezione dura 9 mesi, ma potrebbe durare anche per un periodo più lungo. Non sappiamo se e quando sarà necessaria, è prematuro parlarne in tal senso. Accumuleremo progressivamente dati che verranno analizzati e interpretati”.
L’attenzione si sposta sui giovani: “Bisogna fare informazione e educazione, in particolare bisogna parlare con i giovani. Nella fascia 0-18 anni sono morti 27 bambini, ci sono stati oltre 300 ricoveri. Già questa è una motivazione importante per vaccinare. E’ fondamentale vaccinare per favorire la socializzazione dei ragazzi, la loro presenza a scuola e per ridurre la circolazione virale. La scuola è una priorità. Deve ripartire in presenza? Assolutamente sì”.