Un racconto, una testimonianza di ciò che stiamo vivendo, che fa venire le lacrime agli occhi, la pelle d’oca.
Questore della camera, e parlamentare di Fratelli d’Italia, Edmondo Cirielli è risultato positivo al test del Cvid-19. Oggi sulla sua pagina Facebook ha postato non il suo stato d’animo, ma quello di un padre disperato. Stavolta non sono le parole o la retorica di un politico, tantomeno il bisogno di ‘normalità’ di un rappresentante della cosiddetta casta no, mai come stavolta si respira finalmente l’anima di un uomo delle istituzioni, ‘uno di noi’.
“La vera sconfitta per me – scrive il deputato – è stata vedere il mio piccoletto di 40 giorni, stanotte con la febbre alta dolorante e sofferente. Uno strazio. Per un genitore è sempre terribile vedere soffrire un proprio figlio ma quando si sa che è per propria colpa è veramente una cosa che non auguro a nessuno”.
“Prima di vederlo così avevo pensato in fondo che avevo fatto bene ad andare alla Camera nonostante da militare sapevo fosse una sciocchezza recarsi in un luogo così affollato, con migliaia di persone che venivano dal Nord, e che come Questore ero responsabile della sicurezza della Camera e quindi dovevo andare, ed infatti ho partecipato a molte riunioni dedicate. Poi – prosegue ancora Cirielli – d’altro canto ero stato il più duro nel chiedere misure estremamente drastiche e che qualcuno del Governo ha perfino accusato di sabotare le Istituzioni per il mio zelo irresponsabile“.
“Ma posso garantirvi che vedere mio figlio stare male per colpa dei miei doveri fa vacillare molte certezze – rivela il parlamentare – Ciò detto non dobbiamo mollare e dobbiamo seguire le disposizioni delle Autorità, perché ora vanno nella giusta direzione per aiutare il sistema sanitario, i medici e gli infermieri che si prodigano per curarci. Buona fortuna a tutti”.
Un esempio di come, mai come stavolta, oggi siamo tutti straordinariamente uguali nel vivere questo terribile incubo. Siamo certi che quando tutto ciò sarà finalmente passato, ne usciremo sicuramente umanamente più ricchi…
Max