Lo spread continua a salire superando quota 300 punti e iniziano, prevedibilmente, gli allarmismi non solo sul fronte economico, ma anche politico. Lavvertimento giunge proprio dal Ministro delleconomia Giovanni Tria che, ospite a Porta a Porta, che ne parlato come “non una febbre a 40 ma neanche a 37”, è un livello, dice Tria, che “non possiamo tenere così troppo a lungo”. Sullandamento del differenziale tra Btp e Bund, il Ministro avverte: “Uno spread alto pone un problema al sistema bancario. Ci saranno gli stress test il prossimo mese – spiega – lì si vedrà situazione e vedremo come intervenire”. Parole, quelle del titolare del Tesoro, che arrivano mentre lo spread supera quota 320 punti con Milano maglia nera in Europa. Il governo, intanto, tira dritto sulla manovra. “Per ora non ci sono motivi” per cambiarla, “perché pensiamo che sia corretta”, e “non ho nessun piano B”, dice Tria. Quindi aggiunge: “Monitoreremo quello che accade” sui mercati, “sarà unanalisi razionale della situazione economica nella quale decideremo cosa fare. Al momento non ci sono elementi nuovi”. Quanto ai rapporti con lEuropa, “è chiaro che cè un confronto costruttivo”, cè un dialogo “con il commissario Ue Pierre Moscovici e con il vice presidente Dombrovskis”, ma la lettera di ieri della Commissione Ue “per molte parti mi ha lasciato perplesso e un po sorpreso per alcune valutazioni superficiali”. “Forse è stata scritta un po in fretta”, osserva il titolare di via XX Settembre, ricordando che “è la prima volta” che la Commissione Ue boccia una manovra “da quando esiste questa giunta di regole denominate Fiscal compact”. Ma nelle prime due decadi circa dallintroduzione delleuro le regole sono state molto spesso violate, per primi da Germania e Francia, e non sono neanche state condannate, e poi ci sono state varie procedure di infrazione. In unintervista al condirettore di Famiglia Cristiana Luciano Regolo, Tria risponde poi a proposito delle critiche del portavoce della Presidenza del Consiglio Rocco Casalino sulloperato del Mef. “Non desidero commentare volgarità e minacce contro funzionari dello Stato – afferma il ministro – specie se questi ricoprono una funzione di garanzia ed indipendenza universalmente riconosciuta e prevista dallordinamento”. Dura la reazione del Movimento 5 Stelle, che in una nota sottolinea come “laudio rubato al Portavoce del Presidente del Consiglio, Rocco Casalino, è unaltra vergognosa pagina di giornalismo. Quelle parole erano dette in privato e tali dovevano rimanere. Non si trattava affatto di minacce ma il Portavoce riportava quella che è la linea del Movimento 5 Stelle, perché tutto il Movimento è convinto che alcuni tecnici del Mef non svolgono il proprio ruolo con indipendenza e professionalità”. “Ci sorprende – conclude la nota – che il ministro Tria invece di fare valutazioni di merito e pulizia nel suo Ministero li difenda a prescindere”. Interviene anche il premier, Giuseppe Conte: “Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto affermato un mese fa – afferma il presidente del Consiglio -. Già in quelloccasione ho espresso piena fiducia al mio portavoce Rocco Casalino”.